In seguito alla relazione annuale dell'European Fiscal Board (EFB), in cui si critica pesantemente il ruolo della Commissione europea nello sviluppo e nell'attuazione della politica fiscale dell'Ue, il presidente del gruppo S&D Udo Bullmann ha dichiarato:

“Ci rammarichiamo del fatto che l’ultimo rapporto annuale dell’EFB critichi i cambiamenti che la Commissione europea ha applicato alle sue politiche fiscali dal 2015 in poi, al fine di mobilitare gli investimenti e dare supporto alla ripresa dell'economia dell'Ue. Queste innovazioni, che si avvalgono della flessibilità prevista dalle leggi esistenti, sono state fondamentali per combattere la crisi economica e sociale in Europa e rappresentano una richiesta chiave del gruppo S&D. Continuiamo a pensare che sia stata la scelta giusta per porre fine all'austerità nell'Ue.

“Una politica fiscale responsabile richiede sia un buon giudizio economico sia saggezza politica. Soprattutto, richiede una profonda consapevolezza del contesto in cui si trova ogni Stato membro. L'approccio puramente tecnocratico e quasi automatico alla politica fiscale che il Fiscal board sembra applicare è quello che ha fallito nel passato e che fallirà di nuovo non appena si confronterà con le complessità della vita reale. Invece di tornare indietro, il gruppo S&D sostiene riforme della governance economica dell'Ue che promuovano maggiore trasparenza e legittimità, in particolare coinvolgendo il Parlamento europeo”.

L'eurodeputata Pervenche Berès, portavoce S&D per gli affari economici e monetari, afferma:

“La nostra famiglia politica ha svolto un ruolo importante nella ripresa economica cui abbiamo assistito negli anni passati. È grazie alla nostra posizione favorevole agli investimenti sostenuta da Pierre Moscovici all'interno della Commissione che possiamo vedere la crescita economica di oggi. La recente uscita della Grecia dal terzo programma di aggiustamento finanziario lo dimostra.

“I sostenitori del consolidamento fiscale e di una Commissione tecnocratica dovrebbero ricordare che è stata la cieca applicazione delle ‘prescrizioni economiche’ a spingerci verso un'austerità quasi decennale. Non accetteremo di tornare su questo punto e chiediamo alla Commissione di perseguire una politica di bilancio sostenibile per gli investimenti, anche per affrontare le disuguaglianze sociali”.

Eurodeputati coinvolti
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Germania