La commissione Commercio del Parlamento europeo ha votato oggi un pacchetto di proposte volte a rafforzare il sistema di controllo sull’export di beni e tecnologie “a doppio uso”, ossia che possono essere utilizzati per scopi sia civili, sia militari. Dal 2014 i Socialisti e Democratici stanno facendo pressioni per includere le tecnologie di comunicazione e informazione, come i software di sorveglianza, all'interno di un rigido regime di controlli. Grazie al gruppo S&D, la commissione Commercio ha adottata oggi un report che contiene criteri stringenti sui diritti umani, una lista Ue di beni “a doppio uso” che non sono ancora sotto un regime di controlli multilaterali, linee guida per le autorità sulle licenze e per le aziende sulla due diligence, una serie di requisiti di rendicontazione per le autorità degli Stati membri che rilasciano le licenze al fine di aumentare la trasparenza. Tutte queste proposte hanno considerevolmente allargato il campo d'azione della proposta della Commissione. La spinta a controllo sull'export più stringenti deriva da una più ampia campagna del gruppo S&D a favore di una politica commerciale progressista che intende fare dell'Ue capofila della difesa di valori e standard nel mondo.

 

Bernd Lange, negoziatore S&D sul controllo dell'export dei beni a doppio uso e presidente della commissione Commercio, dichiara:

“Il voto di oggi in commissione Commercio è un passo avanti importante verso controlli più stringenti sull'export di beni a doppio uso. I dittatori non devono più potre utilizzare strimenti di sorveglianza 'made in Europe' per colpire i difensori di diritti umani e i giornalisti che, in passato, hanno dovuto subure torture e carcere. Il commercio europeo deve essere basato sui valori e la portezione dei diritti umani deve esserne al centro”.

 

La portavoce S&D sul commercio, Alessia Mosca aggiunge:

“Siamo fieri di quanto ottenuto oggi dai Socialisti e Democratici con il voto sulla riforma delle norme sul doppio uso. Siamo stati in prima linea fin dall'inizio, abbiamo combattuto per una maggiore trasparenza, chiare misure sulla due diligence, misure antielusione e più integrazione tra gli Stati membri. Con questa riforma, l'Ue resterà leader globale nella battaglia per la democrazia e lo stato di diritto, valori chiave del nostro progetto comune”.

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Germania