Il gruppo S&D del Parlamento europeo, con l’interrogazione orale di oggi sugli impegni degli stati membri per gli aiuti pubblici allo sviluppo (Official Development Assistance, ODA), chiede ai paesi membri i loro sforzi in termini di aiuti allo sviluppo poiché questi rappresentano l’unica soluzione sostenibile per affrontare questioni globali come il cambiamento climatico, l’aumento delle disuguaglianze, l’immigrazione e il terrorismo.
 
Linda McAvan, eurodeputata S&D e presidente della commissione Sviluppo internazionale del Parlamento europeo, ha affermato:
 
“Nel 2015, anno europeo dello sviluppo, le politiche dell’Ue sullo sviluppo e sul quadro per lo sviluppo globale sono in una fase cruciale. Gli stati membri dell’Ue si impegnarono nel 2005 ad allocare lo 0,7% del loro RNL all’ODA entro il 2015. Nonostante questo sia un obiettivo dell’Onu per tutti i paesi sviluppati, ribadito recentemente da Ban Ki-Moon, solo 4 stati membri hanno rispettato il proprio impegno, mentre le altre sono fuori strada.
 
“L’aiuto pubblico allo sviluppo rimane uno strumento vitale per la cooperazione allo sviluppo dell’Ue, e può catalizzare altre risorse finanziare che sono estremamente necessarie, come gli investimenti del settore privato e l’aumento delle imposte domestiche. Questo impegno è una questione non solo di solidarietà e responsabilità, ma di credibilità sulla scena internazionale.
 
Pedro Silva Pereira, eurodeputato S&D e relatore sui finanziamenti allo sviluppo, ha aggiunto:
 
“Sollecito l’Ue non solo a ribadire senza ritardi l’obiettivo di aiuto internazionale dello 0,7%, ma anche a presentare un programma credibile per raggiungere questo obiettivo entro il 2020. I futuri obiettivi di sviluppo sostenibile non significheranno nulla se non saranno adeguatamente finanziati. L’Ue dovrebbe dare l’esempio e offrire impegno concreto prima della terza Conferenza internazionale sul finanziamento dello sviluppo in luglio”.

Eurodeputati coinvolti
Membro
Portogallo