Oggi, nel corso di un dibattito al Parlamento europeo di Bruxelles, gli eurodeputati S&D solleciteranno i governi europei a raggiungere un accordo su una proposta dell'Ue che mira ad aumentare il numero delle donne nei consigli di amministrazione delle aziende.

Secondo i più recenti dati, nell’ottobre del 2015 solo il 21,2% dei membri dei consigli di amministrazione delle società quotate europee 2015 erano donne.

L’eurodeputata Evelyn Regner, portavoce S&D su questo tema in commissione Giuridica, ha detto:

"Possiamo vedere che sono stati compiuti progressi solo in quegli stati membri che hanno adottato misure legislative. È tempo di azioni a livello europeo che diano alle donne le opportunità che meritano.

"Solo otto stati membri (Francia, Lituania, Finlandia, Svezia, Regno Unito, Danimarca, Italia e Germani) hanno raggiunto una media superiore al 25% di donne nei consigli di amministrazione delle aziende. I Socialisti e Democratici da molti anni conducono campagne per una migliore rappresentazione delle donne nei cda.

“La proposta della Commissione europea in discussione, che introduce una procedura di selezione trasparente per i direttori non esecutivi che permetta di raggiungere entro il 2020 l’obiettivo del 40% delle donne nei consigli di amministrazione delle aziende quotate in borsa, avrà aspetti positivi sia per gli uomini che per le donne”.

“È ora di infrangere questo tetto di cristallo”.

L’eurodeputata Marie Arena, portavoce S&D sui diritti delle donne e l’uguaglianza di genere, ha aggiunto:

"Finora i governi europei hanno dato poca importanza al tema dell’uguaglianza di genere. Dopo che la direttiva sul congedo di maternità è stata abbandonata, abbiamo paura che anche questa proposta, che mira ad aumentare il numero di donne che ricoprono posizioni di leadership, avrà la stessa sorte. Sarebbe davvero ingiusto e insopportabile”.

Eurodeputati coinvolti
Membro
Belgio
Membro
Austria