I Socialisti e Democratici al Parlamento europeo oggi hanno aderito alle raccomandazioni volte a migliorare il Semestre europeo in un'ottica sociale. L'indagine annuale sulla crescita 2019 (AGS) è parte del Semestre europeo per il coordinamento della politica economica, contribuisce a definire quelle che la Commissione europea considera le priorità economiche UE e accompagna le linee d'indirizzo per la politica economica degli stati membri. I Socialisti e Democratici ritengono che l'orientamento della Commissione sia ancora troppo focalizzato sul consolidamento fiscale e su riforme strutturali che non tengono in debita considerazione le conseguenze sociali della crisi degli ultimi anni, in una fase in cui invece dovremmo preoccuparci di concentrare i nostri sforzi per garantire retribuzioni migliori, innalzare il livello di qualità dei posti di lavoro e rendere i nostri sistemi di protezione sociale a prova di crisi per il futuro.

Maria Arena, negoziatore S&D per questo dossier ha dichiarato:

“Sono soddisfatta del risultato di oggi. I cittadini europei meritano raccomandazioni migliori e più progressiste da parte della Commissione. Il Gruppo S&D è riuscito nell'intento di incanalare la relazione votata oggi nella giusta direzione. Spero che in questo modo si possa portare la Commissione a concentrarsi sulle questioni che contano realmente: un'equa distribuzione della ricchezza, una contrattazione collettiva fondata su basi solide, retribuzioni  e pensioni dignitose.”

Agnes Jongerius, coordinatrice S&D in materia d'occupazione e affari sociali ha aggiunto:

“Con il voto di oggi vogliamo lanciare un messaggio chiaro nel quale diciamo che il Semestre europeo non può ignorare la situazione di persone costrette ad accettare contratti di lavoro incerti, atipici e precari. Molti cittadini subiscono ancora pesantemente gli effetti sociali scaturiti dalla crisi. Ora che il peggio sembra essere alle spalle, Bruxelles dovrebbe esortare gli stati membri a potenziare i loro sistemi di protezione sociale e a ridurre le disuguaglianze, anziché potenziare misure fiscali che in molti casi colpiscono più duramente coloro che sono più vulnerabili e in difficoltà. Ritengo quindi che la posizione che abbiamo assunto oggi sia davvero cruciale.”

Eurodeputati coinvolti
Capo delegazione
Coordinatrice
Paesi Bassi
Membro
Belgio