I deputati del Parlamento europeo dovranno dichiarare le persone con cui sono state in contatto durante la stesura di un report parlamentare. E' questa la misura, nata per iniziativa dell'eurodeputata socialista Sylvie Guillaume, che è stata approvata oggi 12 settembre dagli uffici del Parlamento, dopo anni di discussioni.

Gli eurodeputati dovranno tenere un registro con l''impronta legislativa' delle loro relazioni e opinioni, indipendentemente dalla commissione parlamentare a cui appartengono. Tale registro sarà su base volontaria e a responsabilità dello stesso relatore. L' 'impronta legislativa' consisterà in una sorta di allegato alle bozze di relazione e alle opinioni, sia per i documenti legislativi che per quelli non legislativi. Finora, non c'era un format comune al Parlamento europeo. 

Sylvie Guillaume, eurodeputata e vicepresidente S&D con delega al registro di trasparenza che ha condotto le trattative per giungere a questo accordo, dichiara:

“Questa misura è un valore aggiunto che consentirà di aumentare la trasparenza su coloro che influenzano o cercano di influenzare il processo legislativo.

"Nell'attesa di una proposta della Commissione europea per un accordo interistituzionale sul registro di trasparenza, questa misura sottolinea che l''impronta legislativa' è uno strumento aggiuntivo indispensabile. Si tratta di un concreto passo in avanti, specialmente se si pensa che, a eccezione della Lettonia e della Polonia, nessun altro Stato membro ha adottato misure simili”.

La coordinatrice S&D in AFCO, Mercedes Bresso, afferma:

"Accogliamo con grande favore l''impronta legislativa', un passo in avanti per un Parlamento più trasparente”.

Il portavoce S&D in materia, Jo Leinen, aggiunge:

"L'introduzione di una 'impronta legislativa' migliorerà decisamente la trasparenza poiché si saprà chi è stato consulato nel processo legislativo. Continueremo a batterci per rafforzare la trasparenza nell'intero processo decisionale dell'Ue”. 

Eurodeputati coinvolti
Membro
Italia
Membro
Francia