S&D: cruciale aumentare gli sforzi per proteggere le donne contro ogni forma di violenza

L’Europa ha mosso un ulteriore passo avanti per combattere e prevenire tutte le forme di violenza contro le donne. Le commissioni Libertà civili e Diritti delle donne e uguaglianza di genere hanno dato l’ok a larga maggioranza alla ratifica dell’Ue della Convenzione di Istanbul del Consiglio d’Europa.  

La co-relatrice del Parlamento europeo, la socialista francese Christine Revault d’Allonnes-Bonnefoy, dichiara:

“La relazione sull’adesione dell’Ue alla Convenzione di Istanbul è stata adottata a larga maggioranza. Ringrazio calorosamente i mie colleghi per il loro supporto.

“L’adesione dell’Ue comporterà un quadro legale coerente per combattere la violenza contro le donne, dalla prevenzione al sostegno a tutte le vittime. Il tempo sta scadendo: un terzo delle donne europee ha subito forme di violenza psichica o sessuale.

“Sono fiera di questo report, in cui si dichiara che la negazione di assistenza e di servizi sanitari a livello riproduttivo e sessuale, compreso l’aborto legale e sicuro, costituisce una forma di violenza contro le donne. Saro’ sempre impegnata nel garantire che le donne abbiano possibilità di scelta e di controllo sul loro corpo. Senza questo, si prefigura una violenza di genere. Sto combattendo da mesi su tale punto e sono fiera che esso sia stato adottato nel report”.

La portavoce del gruppo S&D sui diritti delle donne Iratxe García Pérez aggiunge:

“Il 33% delle donne europee ha sofferto di qualche forma di violenza domestica o sessuale, di molestie sul lavoro. Una società in cui la metà delle donne è a rischio costante di essere vittima di violenza di genere ci richiama tutti alla responsabilità e a lavorare contro questa ingiustizia.

“E’ importantissimo che l’Unione europea ratifichi la Convenzione di Istanbul il prima possibile, perché si tratta del primo strumento legalmente vincolante adottato e costituisce il  trattato internazionale su più vasta scala per contrastare la violenza contro le donne, affrontandola come una grave violazione dei diritti umani.

“Ma è anche necessario avere un atto legale vincolante dell’Unione che assicuri che le misure normative, preventive e correttive, della Convenzione di Istanbul diventino parte dei sistemi legali degli Stati membri, garantendo che la Corte europea di giustizia abbia il potere di emettere sentenze in materia”.

Eurodeputati coinvolti