A margine della presentazione da parte della Commissione della revisione di medio termine della strategia per il mercato unico digitale, il vicepresidente S&D responsabile per le politiche digitali Josef Weidenholzer dichiara:

 

“Negli ultimi due anni la Commissione ha fatto grandi progressi nel fare dell’Unione digitale una realtà. Siamo felici di poter dare un 7 come voto a quanto fatto. Tuttavia, c’è ancora molto da fare. Nella seconda parte del mandato di questa Commissione, vorremmo vedere una più rapida attuazione delle proposte esistenti e nuovi progetti. Il gruppo S&d è pronto a lavorare costruttivamente su questo. E’ prioritario, in tal senso, rafforzare i diritti digitali fondamentali.

 

“La revisione presentata oggi affronta alcuni aspetti che sono vitali per la futura direzione della nostra economia e della società europea. Ci attendiamo che le proposte legislative della Commissione sulle piattaforme online possano aiutare a generare maggiore crescita economica, creare occupazione di qualità e ridurre le pratiche sleali.

 

“Apprezziamo anche i commenti del commissario sulla cybersecurity e sulla necessità di affrontare le fake news e le espressioni d’odio. Il recente attacco hacker avvenuto negli ultimi giorni delle elezioni presidenziali francesi mostra l’urgenza di rafforzare gli standard di cybersecurity in Europa. E’ anche fondamentale affrontare le fake news e le espressioni di odio se vogliamo ricostruire la fiducia dei cittadini nella democrazia e nelle istituzioni democraticamente elette. Il gruppo S&D lavorerà a stretto contatto con la Commissione per garantire la protezione dei diritti fondamentale e per fare in modo che tutti gli attori in causa, inclusi i media e i fornitori di servizi web, si assumano le proprie responsabilità.

 

“Nonostante questi aspetti positivi, esprimiamo rammarico per il fatto che la Commissione non abbia detto di più su competenze digitali e inclusione. Si tratta di elementi che devono essere al cuore dell’Unione digitale se vogliamo che nessun europeo resti indietro. Occorre rafforzare e includere i cittadini e le comunità in modo che essi possano partecipare pienamente al mondo digitalizzato ed essere pronti ai repentini e costanti cambiamenti del mercato del lavoro in futuro”.