Pittella: "Sollecitiamo la Turchia a tenere vivo il processo di pace con i curdi"

Il gruppo S&D accoglie con favore la recente decisione della Turchia di aumentare il proprio impegno nella lotta a Isis/Daesh dopo il tragico attacco compiuto dal gruppo terroristico contro gli attivisti pacifisti nella città turca di Suruc. L’accordo che permette l’utilizzo della base aerea di Incirlik da parte della coalizione anti-Isis è un passo importante nella giusta direzione. Sarebbe opportuno accompagnarlo migliorando il controllo del confine tra Turchia e Siria e aumentando le misure di sicurezza contro le cellule di Isis/Daesh in Turchia, come più volte richiesto alle autorità turche da parte del Parlamento.
 
Gianni Pittella, presidente del gruppo dei Socialisti e Democratici al Parlamento europeo, ha affermato:

“Accogliamo con favore la decisione del governo turco di dare ufficialmente inizio alla lotta contro il terrorismo di Daesh, che è un nemico globale. Invitiamo le autorità turche a evitare ogni azione contro il partito HDP e le Unità di protezione del popolo (YPG), che stanno combattendo i terroristi di Daesh nel nord della Siria. Crediamo fortemente che sia molto importante tenere vivi i negoziati di pace con i curdi”.

L’eurodeputato Richard Howitt, coordinatore S&D per gli affari esteri, ha accolto con favore il pacchetto e ha dichiarato:

“Negli ultimi giorni abbiamo assistito a un’inquietante serie di arresti di attivisti pacifisti, anche attraverso l’uso di disposizioni previste dalla legge interna sulla sicurezza, che è stata criticata dal Parlamento europeo. Supportiamo in pieno gli sforzi delle autorità per cercare di arrestare e perseguire i sospetti militanti di Isis/Daesh, nel quadro della legge. Riconosciamo inoltre il diritto della Turchia di difendersi dalla violenza del partito fuorilegge dei lavoratori turchi (Pkk). Rifiutiamo però fermamente la criminalizzazione del dissenso pacifico espresso dai membri e dai simpatizzanti dei partiti politici, con il pretesto della 'guerra al terrore'.
 
“I Socialisti e Democratici credono che azioni del genere rischino di spostare l’attenzione dalla lotta a Isis/Daesh, che dovrebbe essere la priorità, e di compromettere il processo di pace con i curdi. In passato il governo turco ha dimostrato coraggio e saggezza ricercando la pace e la riconciliazione con la popolazione curda del paese. Sollecitiamo con forza il governo a tornare sul cammino del dialogo e a non sacrificare la stabilità di lungo termine del paese per dei vantaggi politici di breve termine. Allo stesso modo invitiamo i leader del mondo politico e della comunità curda ad agire con equilibrio e responsabilità, e a prendere le distanze da ogni azione violenta”.