Parlando a seguito della decisione della Commissione europea di aprire delle procedure di infrazione contro gli stati che rifiutano di accettare il ricollocamento dei rifugiati e in vista dell’incontro tra il candidato cancelliere della SPD Martin Schulz e il Primo ministro italiano Paolo Gentiloni, il Presidente del Gruppo S&D Gianni Pittella dichiara:

“In questi ultimi anni, l’Italia ha visto un aumento costante del numero di persone che arrivano attraversando il Mediterraneo. Centinaia di migliaia aspettano nei centri di accoglienza o ospitati dalle autorità locali, che sono ormai al limite delle loro possibilità. Questa situazione non può continuare: uno Stato non può affrontare da solo il peso di questa situazione. Una decisione dal punto di vista legale sul ricollocamento dei rifugiati è già stata presa ed è vergognoso che alcuni governi nazionali si rifiutino ancora di accettare questo fatto. La Commissione ha il dovere di assicurare che tutti i paesi rispettino le responsabilità assunte.

“Sono passati quasi cinque anni da quando la portata di questo problema è diventata evidente sotto gli occhi di tutti e ancora non siamo riusciti a mettere in atto una strategia per affrontare questa crisi."

“Siamo un continente di 500 milioni di persone e una delle aree più ricche del pianeta, ma il nostro fallimento nel reagire efficacemente ha trasformato una situazione gestibile in una crisi. Non possiamo aspettare che la crisi torni a coprire le prime pagine dei giornali per agire. E’ fondamentale applicare rigorosamente il meccanismo di ricollocamento per tutti i cittadini provenienti da paesi terzi. Il sistema di Dublino deve essere rivisto e aggiornato al fine di riflettere la situazione attuale e, nel lungo periodo, l’Europa dovrebbe fornire corridoi per la migrazione legale e aumentare il suo impegno per la stabilizzazione della Libia e per gli investimenti in Africa, unico modo per affrontare le cause che scatenano questi crescenti flussi migratori.”

Contatto/i stampa S&D