Pittella: riunita nell'isola simbolica di Ventotene, l'Ue deve adesso agire con concretezza

In vista dell'incontro di oggi nell'isola di Ventotene tra il primo ministro italiano Matteo Renzi, la cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente francese François Hollande, il presidente del gruppo S&D Gianni Pittella lancia un appello affinché l'Ue riparta e affronti le sfide globali.

"Partendo dall'isola simbolica di Ventotene, la culla dei valori europei, l'Ue deve essere rifondata investendo proprio su tali valori e su un progetto politico che superi l'austerity e la miopia cui abbiamo assistito finora. Le crisi devono essere trasformate in opportunità per l'Europa. Siamo sull'orlo della disintegrazione, è ora di cambiare”,  dice Gianni Pittella, che aggiunge:

"Oggi a Ventotene, dinanzi alla crisi più profonda che l'Europa abbia mai attraversato e alle tante sfide globali da affrontare, l'Ue deve rilanciare il suo progetto di unità, di azione comune.

"Il gruppo dei Socialisti e Democratici chiede un'azione di rilancio. E' un imperativo cominciare con una nuova flessibilità che vada finalmente al di là del 'fiscal compact' e che promuova investimenti, crescita e occupazione. Il Piano Juncker 2 deve essere rafforzato e rilanciato, dando priorità al pilastro sociale.

“Un'Europa riunita deve ripartire da una piena attuazione di una politica comune sull'immigrazione. E' ora che gli stati membri muovano un passo deciso in direzione della solidarietà, in modo che l'Ue possa essere efficace nell'accogliere i migranti e al contempo nella lotta alle cause dell'emigrazione.

“Occorre garantire una cooperazione rafforzata anche nelle politiche di sicurezza e difesa comune contro il terrorismo e la radicalizzazione.

"Sul tavolo ci sono tutte idee concrete.

"Non ci sono altre strade per respingere il populismo e salvare l'Europa se non quella di agire. L'Ue lo deve fare in fretta e con cura.

"Non vogliamo perdere l'occasione per il rilancio lasciando tutto nelle mani di un approccio meramente intergovernativo. L'Europa ha bisogno di istituzioni europee comuni e forti: