In vista del vertice dell’Eurogruppo, l’eurodeputato S&D chiede ai ministri delle Finanze della zona Euro di concludere le seconda revisione del programma di bailout della Grecia e di avviare le discussioni sull’alleggerimento del debito di Atene.

Il presidente del gruppo S&D Gianni Pittella dichiara:

“Non c’è più tempo da attendere. L’incontro di oggi dell’Eurogruppo dovrebbe concludere finalmente la seconda revisione del programma greco. Una conclusione rapida e positiva di questo processo dovrebbe portare poi a una discussione adeguata sull’alleggerimento del debito greco e sulle misure da mettere in campo per far rilanciare crescita e sviluppo.

"Il gruppo S&D denuncia da tempo le richieste inaccettabili avanzate dal Fondo monetario internazionale (Fmi) riguardo le misure addizionali che il governo greco dovrebbe prendere prima della legge di stabilità del 2019.

"Si tratta di una questione di legalità e di efficacia. Queste richieste inappropriate potrebbe avere un impatto negativo sulla stabilità politica della Grecia e danneggiare le sue prospettive economiche”.

Il vicepresidente del gruppo S&D Udo Bullmann aggiunge:

“Nell’onorare l’impegno di discutere seriamente sull’alleggerimento del debito, i creditori devono dare alla Grecia la possibilità di tornare a una crescita sostenibile e inclusiva. Per fare questo, la revisione del debito deve essere accompagnata con politiche fiscali responsabili e proiettate alla crescita, in modo da rompere il circolo vizioso della recessione economica e della crisi sociale.

“Dobbiamo vedere uno spirito costruttivo da entrambe le parti. In merito all’attuale programma, al governo greco si chiede ancora una volta di prendere misure a favore delle generazioni greche di oggi e di quelle di domani. Dinanzi all’incertezza economica globale, a una situazione sociale precaria e a migliaia di rifugiati stanziati in Grecia, l’ultima cose di cui tutte le parti in causa hanno bisogno è un altro stallo.

"Il gruppo S&D, inoltre, presta particolare attenzione alla riforma del mercato del lavoro e al sistema di contrattazione collettiva in Grecia. Nonostante gli evidenti vincoli cui è sottoposta l’economia greca, queste riforme devono includere passi efficaci contro la crescita delle forme precarie di occupazione e i salari bassissimi. Chiediamo alle autorità greche e ai creditori di prendere tutte le misure necessarie per permettere al Paese di stabilire un mercato del lavoro equo e moderno, con un sistema inclusivo di contrattazione collettiva”.

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Germania