Pittella: “La Commissione europea deve adottare misure forti contro le pratiche fiscali sleali”

Dopo la pubblicazione dei documenti sul caso del cosiddetto Luxleaks, il presidente del gruppo S6D Gianni Pittella chiede alla Commissione europea di adottare misure forti contro le pratiche fiscali sleali. Il gruppo S&D sta insistendo perché si tanga un incontro straordinario su questo tema durante la sessione plenaria della prossima settimana a Bruxelles.
 
Gianni Pittella afferma:

“Lo scandalo del Luxleaks che è emerso oggi e che mostra come le grandi multinazionali evadano le tasse attraverso accordi segreti con le autorità fiscali del Lussemburgo, non è certo una sorpresa. Già nel 2012, il gruppo S&D aveva commissionato un report indipendente che ha rilevato come l’evasione e la frode fiscali rappresentino un costo per i governi e i contribuenti europei di ben 1000 miliardi all’anno.

“Il gruppo dei Socialisti e Democratici chiederà alla Commissione europea di venire a riferire al Parlamento europeo la prossima settimana per illustrare quali azioni urgenti intende intraprendere per combattere l’evasione e la frode fiscali.

"Questo tipo di pianificazione fiscale aggressiva da parte delle imprese e gli accordi estremamente vantaggiosi fatti con diversi governi europei a scapito di altri paesi non sono più accettabili. Tutti i governi europei sono in una situazione di difficoltà perché stanno tagliano i loro deficit di bilancio. Diversi di loro hanno dovuto ridurre drasticamente i servizi e gli investimenti pubblici, prolungando così la recessione, e hanno aumentato le tasse per i normali cittadini, che non possono certo evitare di pagare i contributi attraverso i più che vantaggiosi accordi offerti alle grandi compagnie.

“In veste di nuovo presidente della Commissione europea, la credibilità di Jean-Claude Juncker è in gioco. Egli deve dimostrare da che parte sta, se dalla parte dei cittadini europei o da quella dei furbetti delle tasse. Egli deve intraprendere azioni urgenti e radicali per cancellare le scappatoie fiscali in Europa e frenare la competizione fiscale che rischia di portare a una corsa al ribasso per i servizi pubblici e a un carico fiscale crescente sui cittadini onesti che pagano le tasse. E’ una questione etica e morale. I Socialisti e Democratici al Parlamento europeo continueranno a combattere per una maggiore giustizia sociale”.