Il Parlamento europeo ha approvato oggi due relazioni sull’economia collaborativa e le piattaforme online come AirBnB, Uber, Facebook e Amazon. Il gruppo S&D si è battuto perché queste relazioni tenessero nel giusto equilibrio il potenziale dell’innovazione e la protezione dei diritti dei lavoratori.

Il coordinatore del gruppo S&D per il mercato interno e autore della risoluzione del Parlamento europeo sull’economica collaborativa, l’eurodeputato Nicola Danti dichiara:

“Oggi, il Parlamento europeo getta le basi per una strategia Ue più bilanciata, più omnicomprensiva e ambiziosa per l’economia collaborativa.

“Dobbiamo superare lo stato di incertezza e confusione che oggi sono costretti ad affrontare gli attori dell’economia collaborativa e muoverci verso un ambiente armonizzato e dinamico a livello Ue, che sia capace di evitare la frammentazione del mercato unico.

“Sviluppare un modello di economia collaborativa in modo equo e responsabile, garantendo alti livelli di protezione ai consumatori, condizioni di lavoro adeguate e giustizia fiscale, puo’ creare significative opportunità per i consumatori, gli imprenditori e i lavoratori europei”.

Il portavoce del gruppo S&D per la relazione sulle piattaforme online e il mercato unico digitale, José Blanco López dichiara:

“Le piattaforme online svolgono un ruolo chiave nell'innovazione e nella crescita nel mercato unico digitale, in quanto hanno creato nuove opportunità di affari, hanno rivoluzionato l'accesso alle informazioni, consentendo una maggiore scelta per i consumatori, una maggiore partecipazione dei cittadini alla società e alla democrazia e connettendo meglio e più efficacemente acquirenti e venditori. Tuttavia, la maggior parte di queste piattaforme hanno origine negli Stati Uniti o in Asia. Dobbiamo creare il giusto quadro per consentire alla prossima generazione di piattaforme di crescere in Europa.

“Sia chiaro, pero’, che aumentare l’innovazione non deve portare a intaccare il nostro modello sociale o i diritti dei lavoratori. Se alcune imprese intendono fare profitti sfruttando i lavoratori o evitando le normative sociali, allora bisognerà fermarle”.