Pervenche Berès : “L’Ue deve completare l’Unione economica e monetaria, un lavoro ancora incompiuto”

“L’Ue deve esplorare tutte le opzioni per approfondire l’Unione economica e monetaria e renderla più solida e in grado di favorire crescita e creazione di lavoro”.

Questa è una delle principali raccomandazioni incluse nella relazione redatta dall’eurodeputata S&D Pervenche Berès e adottata oggi dalla commissione Affari economici e monetari.
 
La relazione rappresenta la posizione del Parlamento europeo sulla relazione dei 5 presidenti* che sarà discussa nel prossimo incontro dei capi di Stato e di governo dell’Ue in programma il 25 giugno.

A margine del voto, il capo della delegazione socialista francese, Pervenche Berès, ha detto:

“I governi dell’Ue devono sfruttare lo slancio per costruire un’Uem più forte e correggere i suoi problemi strutturali.

“Una politica economica veramente europea non può essere la semplice somma di 28 politiche nazionali.

“Abbiamo bisogno di un approccio globale basato su un obiettivo fiscale comune per stimare gli effetti di spill-over e prevenire gli squilibri economici tra gli Stati membri.

“È inoltre necessaria una maggiore flessibilità nell’interpretazione delle regole fiscali, per aumentare gli investimenti.

“Le riforme strutturali – che spesso sono servite da alibi per deregolamentare i mercati del lavoro – dovrebbero avere ritorni economici, sociali e ambientali positivi nel medio e lungo periodo.

 “Non c’è altro modo per far convergere nuovamente l’Europa”.

Tra le proposte incluse nella relazione vi sono:

- Il rafforzamento della responsabilità democratica tramite l’adozione di linee guida per la convergenza attraverso la codecisione e un accordo interistituzionale per il ruolo del Parlamento europeo nell’ambito del semestre europeo. La relazione inoltre chiede più responsabilità nei processi di decisione dell’Eurogruppo, compreso il rafforzamento del ruolo del Commissario per gli affari economici e monetari e la creazione di una tesoreria europea;

- L’Uem deve fondarsi su una forte dimensione sociale. Questo comporta il rispetto del diritto alla contrattazione collettiva, una maggiore coordinazione delle politiche sociali e l’introduzione di un salario/reddito minimo in tutti gli Stati membri;

- L’introduzione di una capacità fiscale per l’Eurozona, basata su risorse proprie;

- Il completamento dell’Unione bancaria;

- L’inclusione del Meccamismo europeo di stabilità (ESM) e del Trattato sulla stabilità, il coordinamento e la governance (TSCG) nel diritto comunitario;

- L’aumento del ruolo esterno dell’area dell’euro (COMP BG).

*il presidente della Commissione europea, il presidente del Consiglio europeo, il presidente della Banca centrale europea, il presidente dell’Eurogruppo e il presidente del Parlamento europeo.