La Garanzia giovani Ue è un successo, va allargata!

Gli eurodeputati S&D hanno accolto con favore il report presentato oggi dalla Commissione sullo stato di attuazione della Garanzia Giovani dopo tre anni dall’avvio. Trovare un lavoro è ancora difficile per i giovani in tante parti d’Europa. Ecco perché i Socialisti e Democratici chiedono che vengano aumentati i fondi per l’Iniziativa per l’occupazione giovanile fino al 2020, portandoli ben al di sopra del miliardo proposto dalla Commissione.

L’eurodeputata Maria João Rodrigues, vicepresidente del gruppo S&D per le politiche economiche e sociali, dichiara:

“La Garanzia giovani è un grande esempio di come l’Europa puo’ fare la differenza in modo concreto e positivo nella vita dei cittadini. E’ una iniziativa per la quale noi Socialisti e Democratici abbiamo fatto pressioni sulla Commissione fin dal 2012 e che abbiamo difeso dallo scetticismo dei conservatori, in quali avrebbero voluto solo misure simboliche.  

“Nonostante i progressi, occorre fare di più se vogliamo che la Garanzia giovani abbia un serio impatto nei prossimi anni. Servono grossi finanziamenti.

“L’Europa ha ancora 6,8 milioni di persone tra i 15 e i 24 anni che non sono né occupate, né seguono un percorso scolastico o di formazione (i NEET) e questa cifra sale a 13,2 milioni se contiamo anche la fascia tra i 25 e i 29 anni. La Garanzia giovani ha raggiunto buoni risultati, ma con i pochi fondi a disposizione ha raggiunto appena il 40% dei giovani che fanno parte del campione target.

“L’Iniziativa per l’occupazione giovanile dovrebbe essere estesa fino al 2020 con almeno un bilancio annuale di 3 miliardi a cui aggiungere 3 miliardi annui provenienti dal Fondo sociale europeo. Se l’Europa vuole dare a tutti i giovani una prospettiva concreta, la Commissione e il Consiglio devono mettere a disposizione i fondo necessari!"

La portavoce S&D per l’occupazione e gli affari sociali, Jutta Steinruck aggiunge:

“Nonostante un piccolo calo, il tasso di disoccupazione giovanile in Europa resta a livelli inaccettabili. Nell’agosto 2016, il tasso di disoccupazione giovanile era del 18,6% nel complesso dei 28 Stati membri dell’Ue, un dato che vuol dire che 4,199 milioni di giovani sotto i 25 anni sono disoccupati.

"Combattere la disoccupazione giovanile resta una priorità per l’Europa, perché non possiamo rischiare di perdere un’intera generazione. Non c’è altro modo per farlo se non rafforzando la Garanzia giovani e l’Iniziativa per l’occupazione giovanile destinando più risorse per sostenerne l’attuazione negli Stati membri”.

Il portavoce S&D in materia, Brando Benifei sottolinea:

“La Commissione europea ha certificato oggi, con dati e analisi dettagliate, la capacità della Garanzia giovani e dell’Iniziativa per l’occupazione giovanile di aiutare i giovani che vivono nell’Ue. Il report va letto con attenzione, al di là dei dati quantitativi. Occorre fare di più, specialmente riguardo la qualità della formazione e dell’occupazione offerta ai giovani che partecipano ai programmi Garanzia giovani. Il Parlamento europeo presenterà le sue valutazioni e la sue proposte per rafforzare Garanzia giovani e l’Iniziativa per l’occupazione giovanile nei prossimi anni”.


Nota per i giornalisti:

A seguito di una campagna del Partito socialista europeo (www.youth-guarantee.eu) e a una proposta capeggiata dal commissario Ue socialista László Andor, la Garanzia giovani Ue è entrata in vigore a seguito della raccomandazione del Consiglio adottata nell’aprile 2013. Più di 14 milioni di giovani hanno preso parte ai programmi nazionali di Garanzia giovani a partire dal 2014 e 9 milioni tra questi hanno ottenuto una offerta di lavoro, di formazione, di stage o di apprendistato. La Garanzia giovani mita ad assicurare che ogni giovane sotto i 25 anni riceva  una offerta di lavoro, di formazione, di stage o di apprendistato di qualità entro i quattro mesi dalla registrazione in un centro per l’impiego. La Garanzia giovani ha aiutato a ridurre la disoccupazione giovanile e il numero di giovani senza un lavoro o non inseriti in un corso di formazione o di studio (i NEET) in Europa. La sua attuazione è stata finanziata dal Fondo sociale europeo (Fse) e anche dall’Iniziativa per l’occupazione giovanile (3,2 miliardi all’anno) nel 2014-2015.  Nella sua revisione di medio termine del quadro finanziario pluriennale 2014-2020, la Commissione ha proposto di allocare un miliardo addizionale all’Iniziativa per l’occupazione giovanile spalmato in quattro anni (2017-2020), ossia 250milioni all’anno.

Eurodeputati coinvolti
Capo delegazione
Membro
Italia