Josef Weidenholzer: la Romania deve restare ancorata al progetto europeo

Valori fondamentali come democrazia e stato di diritto devono rimanere al centro dell'Unione europea. E’ l’appello lanciato dai deputati del gruppo S&D durante un dibattito sulla situazione in Romania. Il dibattito è stato proposto dallo stesso gruppo S&D, in seguito alle discussioni in corso nel Paese sulla riforma del sistema giudiziario e sulle manifestazioni che si sono tenute durante l'estate.

Il vicepresidente del gruppo S&D per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni, Josef Weidenholzer dichiara:

“Abbiamo chiarito che il nostro gruppo sarà sempre in prima linea nella lotta per la democrazia e lo stato di diritto, indipendentemente dal Paese o dal colore del governo. Questo è il motivo per cui abbiamo chiesto questo dibattito. La Romania ha fatto passi da gigante negli ultimi 11 anni dopo la sua adesione all'Ue, sia in termini di crescita economica, ma anche in termini di rafforzamento delle istituzioni democratiche e lotta alla corruzione. Dobbiamo assicurarci che questo progresso non si fermi o faccia passi indietro. Conosciamo i timori riguardo alla recente riforma della giustizia, che non è ancora entrata in vigore, nonché sul ruolo dei servizi segreti nell'azione giudiziaria e sugli scontri che si sono verificati durante l'estate.

“Riguardo ai violenti scontri avvenuti ad agosto, contiamo sulle autorità romene perché si faccia chiarezza sulla situazione e si agisca sulla base ai risultati delle indagini in corso.

“Per quanto riguarda le modifiche al sistema giudiziario, queste sono attualmente esaminate dalla Commissione di Venezia del Consiglio d'Europa. Il primo ministro rumeno Viorica Dăncilă si è impegnato oggi a tenere pienamente conto delle raccomandazioni della Commissione di Venezia. Il primo vicepresidente della Commissione europea, Frans Timmermans, ha ribadito questo messaggio e ha sottolineato che il governo rumeno deve continuare un dialogo costruttivo e cooperativo con la Commissione europea sulla riforma del sistema giudiziario e la lotta alla corruzione. Per il nostro gruppo la necessità di sostenere un sistema giudiziario indipendente va di pari passo con lo stop al controllo dei servizi di intelligence, che svolgono ancora un ruolo troppo ampio dietro le quinte del Paese.

“La Romania ha fatto grandi progressi dalla fine del comunismo da 30 anni fa a questa parte. Abbiamo ascoltato le incoraggianti parole pro-Ue del primo ministro rumeno, ma attendiamo di vedere come il governo affronterà nel concreto le preoccupazioni espresse oggi e continuerà il suo percorso di riforme. Per cominciare, sarebbe bene seguire le raccomandazioni della Commissione di Venezia”.