I Socialisti e Democratici sono stati in prima linea nella battaglia che ha portato all’adozione da parte del Parlamento europeo di una risoluzione in cui si condannando le uccisioni e il ferimento di palestinesi da parte dell'esercito israeliano al confine con la Striscia di Gaza, avvenuti nelle ultime tre settimane.

La vicepresidente del gruppo S&D, Elena Valenciano dichiara:

“Siamo riusciti a ottenere una forte risoluzione da parte del Parlamento europeo. Usare munizioni vere contro manifestanti che non rappresentano una minaccia imminente alla vita o a lesioni gravi è un crimine. Ecco perché chiediamo indagini indipendenti e trasparenti su questi eventi. Sottolineiamo anche il diritto di Israele a difendere i suoi legittimi interessi di sicurezza purché lo faccia utilizzando mezzi proporzionati.

“Le proteste continueranno nelle prossime settimane. Pertanto, la priorità deve essere quella di evitare ulteriori perdite di vite umane e l'escalation della violenza. Israele non deve usare la forza letale contro manifestanti disarmati, mentre gli organizzatori delle manifestazioni dovrebbero garantire che le proteste siano non violente e non possano essere sfruttate da Hamas o da qualsiasi altro gruppo militante per altri fini”.

Il negoziatore del gruppo S&D Norbert Neuser aggiunge:

“Siamo profondamente preoccupati da quanto denunciano vari rapporti delle Nazioni Unite secondo cui la Striscia di Gaza potrebbe diventare invivibile entro il 2020.

“Il blocco israeliano e il governo di Hamas hanno provocato una crisi umanitaria a Gaza senza precedenti. 1,3 milioni di persone, il 70% della popolazione, ha bisogno di aiuti umanitari. Questo non può essere accettato e tollerato dalla comunità internazionale e richiede un’azione immediata.

“È in questo spirito che la risoluzione richiede una fine immediata e incondizionata al blocco e applaude il lavoro dell'UNRWA.

“Dalla Striscia di Gaza continuano gli attacchi terroristici contro Israele da parte di Hamas e di altri gruppi militanti. Hamas mantiene la popolazione sotto pressione e riduce le libertà fondamentali nell'area. Pertanto, il ritorno dell'Autorità palestinese a Gaza è una priorità assoluta”.

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