Oggi, la commissione Ambiente e salute al Parlamento europeo ha proposto nuove misure per far fronte alle sistematiche violazioni identificate negli ultimi tre anni dalla EMIS, la commissione di inchiesta sui sistemi di misura delle emissioni nel settore automobilistico. 

La Commissione europea ha già presentato una proposta per un nuovo regolamento sull’omologazione e sulla vigilanza del mercato dei veicoli a motore. Una proposta che è in corso di analisi da parte di diverse commissioni parlamentari. I Socialisti e Democratici sostengono che la proposta sia ancora troppo debole rispetto alle carenze gravi dell’attuale sistema e oggi hanno avuto il sostegno su importanti emendamenti volti proprio a far fronte a queste carenze. 

La portavoce S&D su Ambiente e salute, Miriam Dalli dichiara:

“Una delle nostre maggiori richieste per rafforzate la vigilanza sul mercato a livello Ue è la costituzione di un’Agenzia Ue che si occupi di fare test e ispezioni sull’attuazione delle norme Ue a livello nazionale. Siamo fieri di aver ricevuto sostegno su questo punto, in particolare per quanto riguarda un finanziamento sufficiente e adeguato all’agenzia.  

“Finora, le regole sono state interpretate in modo troppo libero sia dai produttori di auto sia dagli Stati membri, con il risultato di ritrovarci in un situazione in cui non sono state elevate sanzioni e in cui non ci sono controlli sulle auto che circolano in Europa. E cio’ ha peggiorato la qualità dell’aria nelle città europee e ha portato a una minaccia in costante crescita per la salute dei nostri cittadini”. 

La commissione Mercato interno si occuperà di portare questa relazione al Parlamento. L’eurodeputato Christel Schaldemose, relatore ombra per il gruppo S&D e membro della commissione, aggiunge:

“Faremo pressioni per garantire gli stessi principi quando voteremo a dicembre in commissione Mercato interno. Occorre chiarire meglio le responsabilità tra autorità di vigilanza nazionali, servizi tecnici ed enti di vigilanza del mercato. 

“Occorre anche coerenza nell’interpretazione di cio’ che costituisce un ‘impianto di manipolazione’ e di cio’ che è necessario in termini di protezione, in modo da evitare che i produttori di auto possano, in pratica, aggirare o violare le norme Ue”. 

Eurodeputati coinvolti
Capo delegazione
Coordinatrice
Danimarca