Grazie al gruppo dei Socialisti e Democratici, oggi in plenaria a Strasburgo è stata raggiunta una maggioranza a sostegno di tre importanti risoluzioni legate alla parità di genere. Nel pomeriggio, i Socialisti e Democratici hanno anche ribadito il loro supporto all’iniziativa #SheDecides (Lei decide), prendendo l’impegno di contribuirvi anche sotto il profilo finanziario.

Nella risoluzione sui fondi Ue per la parità di genere, il gruppo S&D ha chiesto l’applicazione del  gender mainstreaming e del gender budgeting nelle varie aree del bilancio Ue con un’attenzione all’obiettivo della parità tra uomini e donne. Le altre due risoluzioni affrontano la situazione della parità di genere e delle recenti tendenze nell’Ue e l’attuazione da parte degli Stati membri del principio dell’equo trattamento nell’accesso a e nella fornitura di beni e servizi per uomini e donne.

Nel corso del dibattito in plenaria, gli eurodeputati S&D hanno sostenuto che la parità di genere, oltre a essere un valore dell’Ue sancito dai trattati, deve essere raggiunto anche nella pratica e tradotto in politiche e in finanziamenti. Per ottenere questo obiettivo, essi hanno chiesto alla Commissione di dar seguito agli obiettivi dichiarati dall’Ue sulla parità di genere e di presentare delle misure volte a una migliore conciliazione tempi di vita e di lavoro, cosi’ come proposte per la normativa sul congedo di paternità e di assistenza.

Il capo dei negoziatori del Parlamento europeo sui fondi Ue per la parità di genere, Clare Moody dichiara:

"L’impegno politico dell’Ue verso la parità di genere deve essere tradotto in politiche e finanziamenti concreti. Chiediamo come gruppo S&D che il gender mainstreaming e il gender budgeting siano presenti in tutte le aree del bilancio Ue. Chiediamo anche che la parità di genere sia rispettata nelle istituzioni Ue come nel caso delle nomine dei giudici della Corte dei conti europea”.

La negoziatrice del gruppo S&D sulla parità tra uomini e donne, Pina Picierno aggiunge:

"In tempi di crisi le donne sono state colpite più duramente degli uomini. Inoltre, abbiamo assistito alla crescita dei movimenti anti-gender. In questo contesto, è essenziale che l’Ue sia ferma nel rispondere a questa situazione. Allo stesso tempo, l’Ue, che è un leader nella promozione della parità di genere, deve garantire che la parità tra uomini e donne sia rispettata dai suoi stessi Stati membri”.

Evelyn Regner, negoziatrice del gruppo S&D sull’equo trattamento nell’accesso a beni e servizi, aggiunge:

"E’ vitale che il principio dell’equo trattamento di uomini e donne in relazione all’accesso a beni e servizi sia presente in tutta la normativa Ue. Tuttavia, la sua applicazione nell’Unione non è soddisfacente. Dobbiamo garantire che in un era sempre più digitale i servizi nell’economia collettiva sia anche coperti e protetti. Il gruppo S&D vuole anche che il principio sia applicato nei media e nelle pubblicità poiché è per lo più in questi settori che gli stereotipi e le discriminazioni basate sul genere vengono creati e fatti circolare”.

Iniziativa #SheDecides


La portavoce del gruppo S&D sui diritti delle donne e l’uguaglianza di genere, Iratxe García Pérez dichiara:

“La salute e i diritti sessuali e riproduttivi delle donne sono diritti umani fondamentali. Tuttavia, essi sono sempre più messi in discussione, come nel caso della ‘global gag rule’ di Trump, che ha privato migliaia di donne dell’accesso all’assistenza sanitaria legale. Chiediamo alla Commissione di assumersi le sue responsabilità e di contribuire a colmare il danno economico patito fa centinaia di ong che operano per la salute delle donne, l’assistenza alle mamme, la pianificazione famigliare e la prevenzione delle malattie trasmesse sessualmente. Il gruppo S&D continuerà a sostenere la salute e i diritti sessuali e riproduttivi delle donne, insieme all’iniziativa #SheDecides”.

Nota per i giornalisti:

L’iniziativa #SheDecides è stata lanciata dalla ministra olandese Lilianne Ploumen a seguito delle decisione che proibisce al governo Usa di finanziare le ong che si occupano di servizi di pianificazione famigliare e di accesso o informazione sull’aborto. Essa mira a compensare il danno economico causato dal mancato rispetto da parte degli Usa dei suoi impegni internazionali in qualità di donatore.

Il 14 febbraio 2017, il presidente S&D Gianni Pittella ha inviato una lettera pubblica a tutti i capi di governo in cui si chiede agli Stati membri di assumersi le proprie responsabilità e di contribuire a #SheDecides al fine di colmare il gap economico causato dalla ‘global gag rule’ di Trump.

Per saperne di più sull’iniziativa #SheDecides

 

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