Il gruppo S&D chiede alla Turchia di ritirare le navi da Guerra dalla Zona economica esclusiva di Cipro

Il gruppo S&D al Parlamento europeo critica duramente la situazione che si è venuta a creare nella Zona economica esclusiva intorno alla Repubblica di Cipro e chiede alla Turchia di ritirare le sue navi da guerra e di rispettare la sovranità della Repubblica cipriota. Allo stesso tempo, il gruppo ribadisce il sostegno ai negoziati per l’ingresso nell’Ue della Turchia e al proseguimento dei colloqui di riunificazione a Cipro.

A margine della sessione plenaria del Parlamento in cui è stata adottata una risoluzione su Cipro, il vicepresidente del gruppo S&D Victor Boştinaru dichiara:

“Nella risoluzione del Parlamento europeo si affermano con chiarezza le nostre preoccupazione in merito alla presenza della Turchia nella Zona economica esclusiva di uno stato membro dell’Ue, Cipro. Questa situazione deve terminare. In qualità di eurodeputati chiediamo alla Turchia di ritirare le sue navi dal territorio europeo.


“Esprimiamo il nostro sostegno ai colloqui di riunificazione tra i ciprioti greci e quelli turchi. Confidiamo che il prosieguo dei colloqui, senza precondizioni, sia la risposta ai problemi di Cipro e crediamo che entrambi i fronti a Cipro e nell’intera regione possano beneficiare delle operazioni di sfruttamento dei giacimenti di idrocarburi.

 “I Socialisti e Democratici sostengono con forza il cammino europeo della Turchia. Io confido nel fatto che il nostro dialogo con le nostre controparti turche continuerà e che raggiungerà un risultato positivo per Bruxelles come per Ankara. La Turchia ha un futuro europeo se la Turchia lo vuole”.

L’eurodeputato Richard Howitt, portavoce S&D per gli Affari esteri, afferma:

"La soluzione a questa crisi e un accordo di lungo termine per Cipro sarà raggiunto solo attraverso un approccio diplomatico. I Socialisti e Democratici sosterranno i principi espressi dai trattati internazionali, ma cercheranno di fare ciò in modo da placare le tensioni, favorendo la riconciliazione dei popoli coinvolti”.