Il gruppo S&D chiede alla prossima Presidenza rumena di dare priorità massima alla questione delle interferenze elettorali

Il presidente del gruppo S&D Udo Bullmann ha visitato Bucarest il 21 novembre, insieme ad altri leader dei gruppi politici e al presidente del Parlamento europeo Tajani (Conferenza dei presidenti), in occasione della presentazione delle priorità della prossima Presidenza rumena del Consiglio Ue, che inizierà l’1 gennaio 2019. In merito all’incontro, Udo Bullmann dichiara:

“Non vedo l'ora di ascoltare e discutere con il governo rumeno le priorità per la prossima presidenza a Bucarest. Il governo rumeno assume la presidenza in un momento molto delicato. Con le elezioni europee del 2019 a pochi mesi di distanza, ci saranno molti argomenti urgenti sul tavolo, dalla Brexit alla continua minaccia di interferenze nelle elezioni, passando per il prossimo quadro finanziario pluriennale. Il compito per la prossima Presidenza è particolarmente importante, dato che l'attuale Presidenza austriaca ha fallito o ha rifiutato di compiere progressi in molte aree importanti. Pertanto, noi Socialisti e Democratici lanciamo un chiaro messaggio a Bucarest: ci aspettiamo passi avanti concreti su una serie di questioni chiave e siamo pronti a collaborare con la Presidenza per raggiungere questo obiettivo.

“In particolare, dobbiamo affrontare la minaccia di massicce interferenze digitali nelle elezioni europee. Dobbiamo assicurarci che le elezioni del maggio 2019 si svolgano in maniera equa e impedire a terzi di pregiudicare una corretta scelta da parte delle persone utilizzando algoritmi e notizie false. Siamo lieti di collaborare con la Presidenza rumena per rendere questa battaglia una priorità e aumentare la pressione sui social network affinché questi presentino proposte serie su come prevenire la disinformazione.

“Inoltre, c’è l’urgenza di dare un seguito alle procedure attuate sulla base dell'articolo 7 contro l'Ungheria e la Polonia. In entrambi i casi, il Parlamento europeo ha chiarito che non accetterà gli attacchi ripetuti e forti ai principi di base dell'adesione all'Ue. La Presidenza austriaca guidata dal cancelliere Kurz ha fatto ben poco per intervenire sulle nostre richieste. Al contrario, il cancelliere Kurz è sembrato impegnarsi nel bloccare progressi significativi in Consiglio favorendo Orbán. Queste tattiche e questi ritardi devono finire immediatamente.

“Non vediamo l'ora di ascoltare anche il piano del governo rumeno per portare a termine i negoziati sul prossimo bilancio dell'Ue. Il Parlamento europeo ha inviato un messaggio chiaro agli Stati membri votando un bilancio imperniato sul cambiamento e chiediamo che si guardi in tal senso più alla qualità delle misure che a velocizzare i negoziati. Siamo anche felici di collaborare con la Presidenza rumena per mettere a punto un'agenda sociale ambiziosa al fine di attuare il Pilastro sociale, la riforma della zona euro e ottenere progressi in materia di equità fiscale per garantire un'Europa più giusta a livello sociale.

“Sullo sfondo della prossima Presidenza e della discussione sullo stato di diritto in Romania, sottolineiamo ancora una volta l'importanza che il Paese resti su un percorso europeo positivo. Abbiamo accolto con favore l'impegno a seguire le raccomandazioni della Commissione di Venezia assunto dalla Premier rumena durante il suo intervento al Parlamento europeo di settembre. Ora ci aspettiamo che le raccomandazioni siano pienamente implementate. Abbiamo chiarito che il nostro gruppo sarà sempre in prima linea nella lotta per la democrazia e lo stato di diritto, indipendentemente dal Paese o dal governo di cui parla. Di questo abbiamo parlato a Bucarest”.

Eurodeputati coinvolti