Intervenendo a margine del dibattito e del voto sulla relazione sull’attuazione dell'ordine di protezione europeo, Soraya Post, eurodeputata e portavoce S&D per i diritti umani, dichiara:

“È vergognoso che, sebbene decine di migliaia di persone necessitino di essere protette dalla violenza, l'Ordine di protezione europeo sia stato finora utilizzato solo sette volte. Chiaramente, né la Commissione, né gli Stati membri hanno preso sul serio le loro responsabilità. Sette anni dopo l'istituzione dell'Ordine di protezione europeo, né i dipendenti pubblici, né le organizzazioni delle vittime, né le vittime stesse, sanno di poter far valere le protezioni di cui possono godere in patria quando viaggiano o si trasferiscono all'estero.

“Chiediamo alla Commissione e agli Stati membri di assicurarsi che le vittime e i professionisti in contatto con le vittime siano a conoscenza dell'Ordine di protezione europeo e di come funziona. Questa direttiva deve essere pienamente attuata negli Stati membri e la violenza di genere deve essere una priorità nell'agenda europea sulla sicurezza. Tutti hanno il diritto di vivere liberi dalla violenza e dalla paura “.

Iratxe García Pérez, eurodeputata e portavoce del gruppo S&D sui diritti delle donne e l'uguaglianza di genere, afferma:

“Oggi in Europa una donna su tre ha subito violenze. Il minimo che possiamo fare è garantire che le vittime della violenza siano protette, a casa e quando si viaggia all'estero. La Commissione e gli Stati membri devono chiaramente intensificare i loro sforzi e dimostrare che sono seriamente intenzionati a salvare vite umane”.

Nota per la stampa:

La direttiva 2011/99/UE relativa all'ordine di protezione europeo istituisce un meccanismo per il riconoscimento reciproco delle misure di protezione per le vittime di reato. La direttiva è entrata in vigore nel gennaio 2011 e gli Stati membri dell'Ue, ad eccezione di Danimarca e Irlanda, hanno dovuto attuare la direttiva entro il gennaio 2015. La direttiva includeva una clausola di revisione secondo cui entro l'11 gennaio 2016 la Commissione presenterà una relazione al Parlamento e al Consiglio sull'applicazione della direttiva. Per il momento, la Commissione non ha presentato alcuna relazione.

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