Oggi, il Parlamento europeo ha adottato una risoluzione che raccomanda che le riforme relative agli accordi di associazione (AA) e agli accordi di libero scambio globali e approfonditi (deep and comprehensive free trade agreements, DCFTA) con Georgia, Moldavia e Ucraina siano portati avanti e rafforzati.

Tutti e tre i paesi hanno sottoscritto accordi di associazione e accordi di libero scambio globali e approfonditi con l'Ue nel 2014. In attesa della ratifica dei 28 Stati membri Ue, sono stati già provvisoriamente applicati dall'autunno del 2014. L'applicazione provvisoria dei DCTFA con l'Ucraina ha avuto inizio l'1 gennaio 2016.

L'eurodeputato Knut Fleckenstein, membro della commissione Affari esteri del Parlamento europeo e vicepresidente S&D responsabile per gli affari esteri, ha detto:

“Attraverso questi accordi di associazione l'Ue offre ai suoi vicini dell'Est una cooperazione politica globale e l'integrazione economica senza che siano membri dell'Ue.

“I vicini orientali dell'Ue devono introdurre riforme di ampia portata in campo economico e commerciale così come nel ravvicinamento giuridico, per poter beneficiare pienamente di questa offerta di cooperazione. Più riforme vengono attuate, più benefici saranno generati dagli accordi di associazione e dagli accordi commerciali globali e approfonditi. Cio' significa che tali accordi si risolvano in programmi ambiziosi di modernizzazione, che è poi il motivo per il quale l'Ue offre anche sostegno tecnico e finanziario per la loro attuazione".

In questa risoluzione, il Parlamento europeo sottolinea che la stabilità politica e concreti programmi di riforma sono necessari affinché la Georgia, la Moldavia e l'Ucraina beneficino pienamente dei loro accordi di associazione.

Knut Fleckenstein ha continuato:

“Il lavoro non si è concluso con la sigla degli accordi. Ci aspettiamo che i nostri partner attuino le riforme in maniera decisa. La Commissione europea, da parte sua, deve monitorare sull'attuazione di tali riforme e adattare a esse la sua assistenza finanziaria e tecnica. Per quanto riguarda l'Ucraina, ci aspettiamo che tutte le parti coinvolte nel conflitto rispettino tutti gli impegni che fanno parte degli accordi di Minsk. Questo significa inoltre che il Parlamento ucraino dovrebbe adottare la riforma costituzionale”.