Questa sera, la commissione Commercio internazionale del Parlamento europeo ha approvato nuove regole per lo screening degli investimenti stranieri diretti. In risposta alle crescenti preoccupazioni sugli investitori stranieri, in particolare le imprese statali, e prendendo in considerazione le società europee con tecnologie chiave per ragioni strategiche, nel febbraio 2017 i ministri socialisti e socialdemocratici hanno lanciato un'iniziativa per istituire un meccanismo europeo per proteggere le risorse europee strategiche dagli investimenti che potrebbero essere dannosi per gli interessi legittimi dell'Ue o dei suoi Stati membri. In vista del voto in commissione, i Socialisti e Democratici al Parlamento europeo sono riusciti a rafforzare considerevolmente la proposta della Commissione europea, in particolare allargando sostanzialmente l'elenco dei settori da esaminare.

 

Emmanuel Maurel, eurodeputato S&D e portavoce sullo screening degli investimenti esteri diretti, ha dichiarato:

“Negli ultimi anni abbiamo assistito a un'ondata di acquisizioni straniere nella produzione high-tech, nelle infrastrutture energetiche o nei porti e nelle ferrovie dell'Ue. Non possiamo chiudere un occhio sulle acquisizioni strategiche da parte di imprese straniere e, soprattutto, di società statali che possono essere dannose per i nostri interessi.

“La proposta della Commissione europea di esaminare gli investimenti era troppo timida. Dobbiamo fare di più per limitare le acquisizioni nei settori chiave e proteggere efficacemente la nostra sicurezza, il vantaggio competitivo e i posti di lavoro. Sono contento che siamo riusciti a rafforzare il progetto di legge. Ora verranno esaminati molti altri settori, tra cui quello aerospaziale, i terreni agricoli, i media e i servizi pubblici.

“Tuttavia, avremmo preferito spingerci oltre e stabilire procedure più chiare nei casi in cui un investimento in uno Stato membro minaccia gli interessi strategici di un altro Stato membro o dell'Unione nel suo insieme. Speriamo di rafforzare ulteriormente le procedure di controllo durante i prossimi negoziati”.

 Alessia Mosca, portavoce S&D per il commercio, aggiunge:

“La nostra economia basata sulla conoscenza è la forza dell'Europa e noi siamo chiamati a proteggerlo da acquisizioni orchestrate dallo Stato che potrebbero essere dannose per la nostra competitività e potrebbero costare milioni di posti di lavoro europei.

“La palla è ora nelle manu degli Stati membri. I governi dell'Ue devono scegliere tra egoismi nazionali e un'Unione europea che protegga veramente i suoi cittadini.

“Qui in gioco non sono solo i posti di lavoro, ma anche la nostra unità. Attraverso l'acquisizione di industrie chiave, le potenze straniere potrebbero tentare di dividere gli Stati membri dell'Ue. Con il voto di oggi, siamo un passo avanti verso la protezione efficace dell'Europa e dei suoi cittadini. Non vediamo l'ora di iniziare i negoziati con il Consiglio e speriamo di raggiungere una conclusione positiva ancora quest'anno. E’ tempo che l'Europa agisca”.

Nota per la stampa: 

L’Ue è la principale fonte e destinazione degli investimenti esteri diretti. Il progetto di legge propone di istituire un nuovo quadro di screening degli investimenti a livello Ue per garantire trasparenza e prevedibilità per gli investitori e i governi nazionali. Oggi, solo 13 Stati membri dispongono di meccanismi di revisione nazionali. Sebbene condividano lo stesso obiettivo, differiscono notevolmente per portata e struttura. In seguito al voto di oggi in commissione Commercio internazionale, il Parlamento europeo avvierà negoziati con gli Stati membri e la Commissione europea. Il nuovo regolamento necessita dell'approvazione del Parlamento europeo e degli Stati membri dell'Ue.