A seguito di petizioni firmate da migliaia di europei, il gruppo S&D invita il Consiglio e la Commissione a fare di più per garantire che i cittadini dell'Ue non siano esclusi dal voto semplicemente perché vivono in un altro Stato membro. Attualmente i cittadini di sei Stati membri (Cipro, Danimarca, Germania, Irlanda, Malta e Regno Unito) subiscono restrizioni al loro diritto di voto alle elezioni nazionali quando vivono all'estero.

L'eurodeputata del gruppo S&D che si sta occupando della questione in commissione Petizioni del Parlamento europeo, Jude Kirton-Darling dichiara:

“Il fatto che i cittadini dell'Ue di vari Stati membri perdano il diritto di voto alle elezioni nazionali solo perché scelgono di vivere in un altro Paese non è accettabile. Queste persone usano il loro diritto a vivere, lavorare, studiare o andare in pensione in un altro Stato membro, che è garantito dai Trattati dell'Ue, ma ciò non significa che perdano il diritto di voto a casa.

“Come vediamo dal voto referendario dell'Ue nel Regno Unito, l'impatto dei voti a cui i cittadini non sono stati in grado di prendere parte può avere un'enorme influenza sulla loro vita. Oggi sollecitiamo il Consiglio e la Commissione europea ad agire per garantire che nessun cittadino sia escluso dal voto solo perché vive in un altro Stato membro. Esortiamo tutti gli Stati membri ad adattare le loro leggi elettorali per garantire che nessun cittadino sia escluso dal voto”.