Pochi giorni dopo la pubblicazione della Comunicazione della Commissione sulla riforma degli strumenti Ue di difesa commerciale (i TDI), al vertice dei capi di governo dell’Ue che si è tenuto oggi a Bruxelles è stata riconosciuta l’esigenza di affrontare con forza ed efficienza le pratiche commerciali scorrette.

I Socialisti e Democratici al Parlamento europeo chiedono già da due anni una riforma delle difese commerciali dell’Ue. Ora che, con la sua Comunicazione, la Commissione ha ribadito l’urgenza del tema, il Consiglio deve agire il prima possibile affinché i posti di lavoro in Europa siano tutelati da pratiche commerciali sleali come l’import da paesi come la Cina. 

La portavoce S&D per la difesa commerciale, l’eurodeputata Alessia Mosca, dichiara:

"La Comunicazione della Commissione va nella giusta direzione, anche se ci saremmo aspettati alcuni chiarimenti sui prossimi passi. Il Parlamento ha già espresso la sua posizione nel 2014 e il fatto di non applicare la regola del dazio inferiore* resta per noi un’assoluta priorità.

"E’ ora che il Consiglio faccia passi concreti in avanti e trovi un accordo su una questione cosi’ importante per i produttori e i lavoratori europei”.
 
Il portavoce S&D sul commercio, David Martin, dichiara:
 
"E’ fondamentale per le comunità industriali europee avere solidi strumenti di difesa commerciale. La concorrenza sleale sta distruggendo l’occupazione nel settore manifatturiero dell’Ue e per questo dobbiamo poterci difendere.

"La Commissione e gli eurodeputati hanno fatto la loro parte, offrendo soluzioni sagge ed efficaci per contrastare il dumping. Tocca adesso agli Stati membri trovare una soluzione per superare in tempi rapidi questa impasse.

"E’ particolarmente doloroso sentire che il Regno Unito resta uno dei principali ostacoli a queste riforme cosi’ urgenti e necessarie. Come sempre, il Regno Unito dice una cosa ai propri lavoratori nel settore dell’acciaio e poi agisce contro i loro interessi a Bruxelles”.

* Nota per i giornalisti:

Attraverso la regola del dazio inferiore, le autorità impongono dei dazi a un livello più basso rispetto al margine di dumping se tale livello è adeguato a compensare il danno subito. Non si tratta di un obbligo della WTO.