Dal gruppo S&D ok a proposta per rafforzare la lotta al lavoro sommerso

Oggi, in commissione Affari sociali e occupazione, l'eurodeputato del gruppo S&D Georgi Pirinski ha avuto l'appoggio di una maggioranza trasversale su una proposta volta a combattere il lavoro sommerso nell'Ue. Il voto ha aperto la strada ai negoziati con il Consiglio dei ministri e la Commissione europea.

Secondo la nuova normativa, verrà istituita una piattaforma per aumentare gli sforzi volti a prevenire, scoraggiare e combattere il lavoro sommerso, incoraggiando e promuovendone al contempo l'emersione.

Il negoziatore del Parlamento europeo e membro del gruppo S&D, Georgi Pirinski, ha dichiarato a margine del voto:

"E' ora che l'Europa e i suoi stati membri aumentino tutti insieme gli sforzi per combattere il lavoro sommerso.

"Le persone costrette ad accettare condizioni lavorative di questo tipo sono private dei basilari diritti sociali e sul lavoro, come il giusto compenso. I lavoratori in nero sono spesso esposti a condizioni di lavoro precario, incluse pratiche di sfruttamento.
           
"Di conseguenza il lavoro sommerso conduce a serie distorsioni nel mercato del lavoro e a una competizione sleale tra le aziende. Senza dimenticare le grosse perdite delle finanze pubbliche a causa delle tasse e dei contributi sociali non pagati.

"Siamo sicuri che la piattaforma darà un valore aggiunto all'Unione nella lotta al lavoro sommerso".

La portavoce S&D per gli Affari sociali, Jutta Steinruck, aggiunge:

"La piattaforma può essere solo il primo passo verso una strategia comune europea volta a prevenire una ulteriore corsa al ribasso sui diritti sociali. Stiamo chiedendo con forza controlli efficaci per combattere il dumping sociale e lo sfruttamento dei lavoratori.

"Chiediamo alla Commissione di proporre una social card elettronica su cui registrare i dettagli più importanti sull'impiego e la sicurezza sociale dei lavoratori. Potrebbe essere uno strumento molto utile per prevenire irregolarità. Il gruppo S&D continuerà a lottare per rafforzare la normativa Ue in materia".

Nota per i giornalisti:

La Piattaforma dovrebbe includere tra i suoi membri un alto rappresentante di ogni Stato membro che abbia un chiaro mandato per interagire con tutte le autorità e gli organismi competenti nei rispettivi paesi. La Commissione dovrebbe copresiedere la Piattaforma, lavorando insieme a un rappresentante scelto dai membri della Piattaforma.

Si prevede inoltre che le parti sociali, sia a livello dell'Unione che a livello settoriale, svolgeranno un ruolo attivo nella gestione della Piattaforma. Come osservatori, sono compresi una vasta gamma organismi e operatori nel campo dei servizi con competenze riguardanti l'intera gamma di problemi legati al lavoro sommerso.