Commercio e investimenti internazionali sostenibili, la proposta dei progressisti

Un modello progressista per il commercio internazionale e gli investimenti. E’ quello contenuto nel documento politico presentato oggi dai leader S&D e da esperti di commercio internazionale.

Il documento delinea un'agenda progressista ed equa per il commercio e gli investimenti, che promuova posti di lavoro, crescita e sviluppo, proteggendo allo stesso tempo i diritti dei lavoratori e gli standard ambientali e sociali.

L'eurodeputato S&D e presidente del Global Progressive Forum Enrique Guerrero, che ha coordinato il progetto, dichiara:

“Negli ultimi anni, gli accordi di libero scambio sono stati al centro di controversie e dibattiti accesi, dividendo l’opinione pubblica. Questo è stato dovuto anche al modo opaco con cui erano stati negoziati tali accordi. Oggi abbiamo delineato la nostra visione per una agenda progressista per il commercio globale. Una visione che vede il commercio come uno degli strumenti che possiamo utilizzare per promuovere lo sviluppo sostenibile e le pari opportunità per molti, non per pochi.

“Il commercio internazionale svolge un ruolo importante nel promuovere la crescita economica, la creazione di posti di lavoro e migliori standard di vita a livello globale. Tuttavia, è stato anche associato a una globalizzazione senza restrizioni, che vede sempre più flussi di denaro a beneficio di pochi, mentre per la maggioranza dei cittadini i salari ristagnano. Gli accordi commerciali possono svolgere un ruolo importante nell'apertura di nuovi mercati per prodotti e servizi dell'Ue, tuttavia è necessario garantire che tali accordi non pregiudichino le nostre norme sociali, ambientali o di lavoro, ma al contrario contribuiscano a promuoverli a livello globale”.

L'eurodeputato S&D e presidente della commissione Commercio internazionale del Parlamento europeo Bernd Lange aggiunge:

"Con Donald Trump alla Casa Bianca, l'ordine multilaterale basato su regole globali è minacciato. Rifiutiamo fermamente un approccio ‘cane mangia cane’ alla politica commerciale che porterà solo a una corsa al ribasso sui diritti dei lavoratori, gli standard ambientali e le protezioni sociali. L'Ue ha bisogno di fare la voce grossa e mostrare che può modellare un sistema di commercio internazionale progressista che metta al primo posto gli interessi di lavoratori, consumatori e cittadini.

“Come chiarito in questo rapporto, dobbiamo concentrarci non solo sulle tradizionali aree di accesso al mercato, ma anche sulla definizione delle regole per l'era digitale. Questo può aiutare ad alimentare gli scambi culturali ed economici, a patto di far leva sui Paesi che sostengono solidi standard di protezione dei dati e le protezioni per i diritti di proprietà intellettuale. Dobbiamo anche affrontare il problema dei cambiamenti climatici e sostenere la politica industriale verde al centro di tutti gli accordi che facciamo. Il riscaldamento globale è una sfida che riguarda tutti noi e qualcosa che possiamo affrontare solo lavorando insieme”.

Nota per la stampa

Il documento è stato redatto da un team di esperti internazionali nell'ambito di un progetto congiunto promosso da: Global Progressive Forum, la Fondazione per gli studi progressist europei, in collaborazione con l'Alleanza progressista dei Socialisti e Democratici al Parlamento europeo, il Partito dei socialisti europei, la Confederazione europea dei sindacati e Solidar.

Sintesi del documento

Il rapporto completo

Il board di esperti internazionali è stato composto da:

Nathalie Bernasconi, Direttore esecutivo IISD Europe

Carles Casajuana, Membro del board di SOLIDAR ed ex Ambasciatore spagnolo

Stephany Griffith Jones, Professore, Columbia University

Eveline Herfkens, ex ministro per la cooperazione allo sviluppo dell’Olanda

Pascal Lamy, ex direttore generale del WTO ed ex commissario Ue al commercio

Bernd Lange, Presidente della commissione del Parlamento europeo per il Commercio internazionale

Paul Magnette, Sindaco di Charleroi ed ex Ministro-Presidente della Vallonia

Linda McAvan, Presidente della commissione Sviluppo del Parlamento europeo

 

Alessia Mosca, coordinatrice del gruppo dei Socialisti e Democratici nella commissione Commercio internazionale del Parlamento europeo

 

Eurodeputati coinvolti