Per noi sono stati tempi difficili dall’ultimo Congresso del PSE del 2018 e dalle ultime elezioni europee del 2019. Mentre ancora non ci rassegnavamo a dire addio ai nostri amici britannici, dal 2020 ci confrontiamo con la pandemia COVID-19 e dal febbraio 2022 con la guerra in Ucraina. La guerra voluta da Putin è stata uno shock, ha sconvolto le nostre vite a tutti i livelli. Come chiunque altro abbiamo saggiato di prima mano la devastazione provocata dalla pandemia, e ora soffriamo per questa guerra, per quest’aggressione. Ciononostante possiamo dire con fermezza che il Gruppo S&D, insieme ai nostri primi ministri, ai Commissari e al PSE, sia stato e continui ad essere in prima linea nella lotta per risollevarci dalla crisi socioeconomica causata dalla pandemia e dalla guerra. Io credo sinceramente che le persone in Europa ci riconoscano gli sforzi compiuti.

Guardando indietro, possiamo essere orgogliosi di ciò che abbiamo ottenuto fino ad oggi. Il nostro gruppo è stato la forza trainante di molte conquiste della storia recente dell’Unione europea. Insieme abbiamo dimostrato che riformare il modo in cui la nostra Unione funziona e opera, è tanto possibile quanto necessario. Abbiamo iniziato questa legislatura rendendo giustizia alle nostre promesse di garantire parità di genere nella Commissione europea per la prima volta. Durante la pandemia, abbiamo dimostrato che esisteva un’alternativa valida e credibile alla risposta restituita alla crisi del 2008 e agli anni d’austerità che ne seguirono. La crisi è stata un campanello d’allarme che ci ha scosso e uno stimolo per il nostro gruppo per implementare la propria agenda politica per una miglior integrazione, solidarietà e sostenibilità. Oggi assistiamo a come l’occupazione militare dell’Ucraina dal regime di Putin, con tutte le ripercussioni e le conseguenze che comporta, renda persino più pressanti le sfide con le quali ci stiamo già confrontando: pandemia, cambiamento climatico, crisi energetica, giustizia sociale, stato di salute della democrazia, uguaglianza e diritti della Donna, solo per citarne alcune.

Amiche e amici, viviamo tempi straordinari, tempi d’incertezza, e la cosa migliore che possiamo fare per le nostre democrazie e per la nostra Unione è rafforzare le nostre politiche sociali. Dall’ultimo congresso del PSE, il Gruppo S&D si è dimostrato all’altezza del proprio compito, ma il nostro futuro richiede un modello di società radicalmente ripensato. Dobbiamo quindi batterci per realizzare progetti che diano una svolta decisiva, come il Green Deal europeo, l’implementazione del Pilastro europeo dei diritti sociali, Next Generation EU, il meccanismo di condizionalità sul rispetto dello Stato di diritto, cambiamenti radicali per la trasparenza fiscale. Dobbiamo rafforzare la posizione Ue nell’ordine globale. In buona sostanza dobbiamo pensare un’agenda verde dal cuore rosso. Insieme abbiamo innescato questa svolta e sono certa che il nostro Gruppo continuerà a lavorare senza sosta per migliorare la vita delle persone e per fare di S&D il primo gruppo politico dell’Europarlamento nel 2024.

In allegato il resoconto completo dell'attività

Eurodeputati coinvolti
Presidente
Spagna