Prima del vertice europeo che avrà luogo giovedì 9 maggio a Sibiu, in Romania, Udo Bullmann, Presidente dei Socialisti e Democratici, ha dichiarato:

 

“Il vertice di Sibiu del 9 maggio, nel giorno della dichiarazione Schuman, è un’occasione unica per i leader dell’Unione europea, per lanciare un chiaro e forte segnale di rinnovamento rivolto ai cittadini europei. Non possiamo permettere che gli affari e la finanza continuino ad avere la precedenza, quando il nostro pianeta è sottoposto a una minaccia epocale, molti bambini vivono in condizioni di povertà e le grandi società mondiali pagano tasse prossime allo zero.  Negli ultimi anni, sotto la guida dei conservatori, l’Unione europea ha fallito nell’elaborare le giuste risposte alle grandi sfide della nostra epoca. Questa mancanza ha lasciato il campo libero alle forze nazionaliste e di destra, che hanno fatto leva sulle paure e i pregiudizi delle persone. Se vogliamo fermare questa spirale che tende a risucchiarci verso la parte più bassa dei nostri istinti e delle nostre idee, dobbiamo rimettere l’Europa su un binario sostanzialmente nuovo, impostare una rotta che assuma come faro gli Obiettivi di sviluppo sostenibile della Nazioni Unite 2030.

 

“La nostra priorità è garantire che l’urgente trasformazione ecologica sia socialmente sostenibile e proceda di pari passo con la lotta alle disuguaglianze. Non possiamo decarbonizzare l’economia se non rendiamo l’energia pulita alla portata di tutti. Non possiamo contrastare le disuguaglianze senza un’economia verde che crei nuovi posti di lavoro di qualità. Uno dei passi più importanti da compiere per il raggiungimento degli obiettivi che ci siamo posti, ispirandoci a quelli di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, è elaborare e sviluppare un’agenda politica che tenga in considerazione non solo i risvolti e i fattori economici, ma anche quelli ecologici e sociali.

 

“Il programma di sostenibilità rappresenta per noi Socialisti e Democratici la premessa essenziale per qualsiasi discussione riguardi la formazione del prossimo Parlamento europeo e l’elezione del Presidente della Commissione europea. Abbiamo bisogno di nuove maggioranze progressiste per superare la paralisi conservatrice e costruire un’Unione europea migliore, più giusta e sostenibile”.

 

Eurodeputati coinvolti
Coordinatore
Germania