I Socialisti e Democratici oggi hanno votato a favore di un nuovo Strumento di vicinato, sviluppo e cooperazione internazionale (NDICI), che accorpa i maggiori strumenti UE di finanziamento esterno attualmente in essere, sotto un unico vasto strumento di assistenza dei Paesi terzi a noi più prossimi e non solo. Come da proposta del Parlamento europeo, dovrebbe fornire assistenza finanziaria ai Paesi terzi con un presupposto di 93 miliardi di euro nel periodo 2021-2027. Rispetto alla proposta iniziale della Commissione, rappresenta un aumento di quattro miliardi. 

Antonio Panzeri, membro del Parlamento europeo del Gruppo S&D, correlatore su questo tema e presidente della sottocommissione sui diritti umani ha dichiarato: 

“Una volta approvato, questo nuovo strumento da più di 90 miliardi, sarò il principale strumento di finanziamento delle azioni esterne dell’Unione europea e potrebbe fare la differenza nell’elevare ulteriormente il ruolo di attore globale dell’Europa. Nessuno stato membro, se preso singolarmente, dispone di una simile leva finanziaria. I Socialisti e Democratici erano favorevoli a riunire i diversi strumenti di finanziamento per ottenere maggiore flessibilità nella smobilitazione di fondi inutilizzati. Questo però non poteva avvenire a spese della funzione di amministratore dei fondi ricoperta dal Parlamento europeo. Sono felice che, attraverso le negoziazioni, siamo riusciti a garantire al Parlamento maggior voce in capitolo nella definizione delle priorità, nella programmazione e nel controllo sull’impiego dei fondi. 

“I fondi NDICI favoriranno la cooperazione con i nostri vicini più prossimi e con altri Paesi non UE in tutto il mondo. Ci aiuterà anche a implementare diversi impegni internazionali derivanti dall’adesione agli Obiettivi di sviluppo sostenibile e all’Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici. Sono particolarmente soddisfatto, perché alla luce di maggiori esigenze per svolgere il lavoro sui diritti umani, vi saranno più fondi disponibili per promuovere la democrazia, lo stato di diritto e il rispetto dei diritti umani. Abbiamo introdotto anche una clausola di sospensione dell’assistenza per quei casi di protratta e persistente inosservanza di questi principi, che permetterà di reindirizzare i fondi verso la società civile”. 

Norbert Neuser, coordinatore S&D per lo sviluppo e relatore ombra su questo tema nella commissione sviluppo, ha aggiunto: 

“Sono soddisfatto di come i Socialisti e Democratici hanno elaborato questa relazione. Abbiamo fatto la differenza nella mitigazione dei cambiamenti climatici quando abbiamo ottenuto che, almeno il 45% della spesa, dovesse essere destinato al raggiungimento degli obiettivi climatici, alla gestione e alla protezione della biodiversità e a combattere la desertificazione. Il nostro gruppo ha fatto sì che l’eliminazione della povertà e gli obietti di sviluppo sostenibile figurassero tra le massime priorità, diventando fonte d’ispirazione dello strumento e parte integrante dei suoi obiettivi. Tenendo fede al principio di facilitare l’accesso delle donne di tutte le età all’educazione e a una loro miglior integrazione nel mercato del lavoro, abbiamo ottenuto che almeno l’85% dei programmi fossero equilibrati in termini di genere e si ponessero come obiettivo la parità e il rafforzamento dei diritti della donna”.

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