I Socialisti e Democratici del Parlamento europeo esprimono soddisfazione nell’apprendere che per la prima volta nell’Ue, nel 2020 il 38% dell’elettricità Ue è stata ricavata da fonti rinnovabili superando i combustibili fossili come fonte energetica primaria. Il Gruppo S&D è convinto che questa tendenza positiva debba procedere di pari passo con gli sforzi sia a livello europeo, sia a livello nazionale, per rendere le energie rinnovabili accessibili e alla portata di tutti i cittadini. Questa è la posizione dei Socialisti e Democratici espressa in Assemblea riunita in plenaria durante il dibattito con la Commissione europea sullo stato dell’Unione energetica.

Mohammed Chahim, eurodeputato e vicepresidente S&D responsabile degli aspetti energetici del Green Deal, ha dichiarato:

“L’importanza della transizione all’energia pulita non risiede solo nella mitigazione del cambiamento climatico, ma è anche strettamente legata alla diminuzione della dipendenza energetica dell’Ue e ad aumentarne la sicurezza energetica.

“Dobbiamo ridurre la nostra dipendenza energetica e aumentare la sicurezza tagliando l’importazione di energia, eliminando i sussidi alle fonti energetiche dannose per l’ambiente e assumendo un ruolo guida nelle energie rinnovabili e l’efficienza energetica.

“Vento e sole attualmente sono le fonti energetiche più economiche e una transizione energetica ben riuscita contribuirà a combattere la povertà energetica”.

Dan Nica, eurodeputato S&D e portavoce del Gruppo in commissione industria, ricerca ed energia, ha commentato:

“Secondo gli ultimi dati della Commissione vi sono ancora 31 milioni di persone che vivono una condizione di povertà energetica, ma questi dati sono destinati a salire a causa dell’aumento dei prezzi dell’energia. Le evidenze sulla povertà energetica e sull’impatto della crisi energetica negli ultimi due mesi, mostrano disparità territoriali enormi che colpiscono soprattutto i Paesi ad alta dipendenza dai combustibili fossili.

“Crediamo che la crisi dei prezzi dell’energia non debba abbassare il livello d’ambizione nella lotta ai cambiamenti climatici; al contrario, dobbiamo investire massicciamente in efficienza energetica e rinnovabili, perché ci consentirà non solo di limitare le emissioni, ma anche di abbassare i prezzi dell’energia e ridurre la dipendenza energetica dai Paesi terzi.

“Come abbiamo visto negli ultimi mesi, l’alta dipendenza dalle importazioni di combustibili fossili espone l’economia europea alle fluttuazioni globali dei prezzi. Il nostro Gruppo parlamentare non ha dubbi sulla necessità di migliorare la resilienza, la sicurezza energetica e d’integrare energie rinnovabili decentralizzate in tutta l’Unione. Se da un lato accogliamo positivamente le azioni intraprese dalla Commissione europea, come gli strumenti per contrastare la crescita dei prezzi dell’energia e le relative proposte legislative, dall’altro poniamo l’accento sulla necessità di una preparazione efficace agli shock, punto su cui la Commissione dovrebbe concentrarsi ed equipaggiarsi meglio”.

Eurodeputati coinvolti
Vicepresidente
Paesi Bassi
Capo delegazione
Coordinatore
Romania
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