Durante un confronto con la leader dell’opposizione Sviatlana Tsikhanouskaya nell’ambito della riunione straordinaria della commissione affari esteri di oggi, i Socialisti e Democratici al Parlamento europeo hanno lanciato un appello ai ministri degli esteri Ue in vista del loro incontro a Gymnich del 27 e 28 agosto, per una revisione critica delle politiche europee nei confronti del regime bielorusso, la rapida applicazione di sanzioni dirette anche a Lukashenko, e per l’ampliamento delle misure di sostegno alla cittadinanza bielorussa.

Kati Piri, vicepresidente S&D responsabile per gli affari esteri, ha commentato:

“Il regime bielorusso non ha solo falsificato il risultato elettorale, ma ha anche torturato e percosso i propri cittadini. Questa stretta violenta su manifestanti pacifici che protestavano per rivendicare il proprio diritto democratico di elezioni libere e giuste, impone all’Ue di superare il proprio atteggiamento nei confronti del regime, di riconsiderare in modo molto più critico le proprie politiche e dare risposte adeguate. Questo implica anche la volontà di espellere la Bielorussia dal Programma di partenariato orientale.

“In vista del loro incontro a Gymnich, lanciamo un appello ai ministri Ue affinché insistano nella richiesta di nuove elezioni libere e giuste, prevedano l’applicazione quanto più rapida possibile di sanzioni mirate nei confronti di tutti i responsabili della falsificazione delle elezioni e della repressione della protesta dei cittadini bielorussi, compreso Lukashenko stesso, e di coordinarsi nell’applicazione delle sanzioni con i Paesi terzi che condividono questa linea. Allo stesso tempo dobbiamo evitare accuratamente ogni impatto negativo sulla popolazione e la società civile bielorussa. Hanno già sofferto più che a sufficienza”.

Tonino Picula, portavoce S&D per gli affari esteri, ha aggiunto:

“Dobbiamo levarci il cappello di fronte al coraggio e la determinazione dimostrati dalla cittadinanza bielorussa negli ultimi giorni e mesi, che ha protestato contro la falsificazione delle elezioni e denunciato gli orribili atti di violenza perpetrati dal regime contro la propria gente. L’ampio sostegno riscosso da Sviatlana Tsikhnouskaya dà la cifra di quanta sia l’ambizione democratica dei bielorussi.

“Ovviamente noi non riconosciamo il risultato di queste elezioni, che si sono svolte in modo né libero né giusto, impedendo la supervisione di osservatori elettorali e nel non rispetto degli standard internazionali. Si devono tenere nuove elezioni presidenziali. Tutti i manifestanti detenuti devono essere rilasciati immediatamente e le azioni violente e i trattamenti disumani perpetrati contro la popolazione devono essere oggetto d’inchiesta e i responsabili perseguiti.

“Noi Socialisti e Democratici siamo a fianco della popolazione bielorussa e sosteniamo il suo desiderio di rappresentanza democratica e partecipazione politica. L’accordo d’esenzione dal visto, entrato in vigore il 1° luglio, è un segnale forte della nostra vicinanza e solidarietà alla popolazione bielorussa”.

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