I negoziatori del Parlamento e del Consiglio hanno raggiunto questa mattina un accordo sulla modernizzazione delle norme per tracciare meglio le importazioni e le esportazioni di armi da fuoco civili, come fucili, pistole, loro componenti e munizioni. 

Secondo le stime della Commissione europea, più della metà delle armi da fuoco per uso civile in Europa sono illegali.

Il negoziatore del PE, il nostro eurodeputato Bernd Lange, è riuscito a rafforzare in modo significativo le nuove regole per garantire una maggiore trasparenza nell’importazione e nell’esportazione di armi da fuoco. Il Consiglio voleva indebolirle a tal punto che gran parte delle armi da fuoco non sarebbero più state coperte dalle nuove norme. Ora invece, tutte le armi da fuoco per uso civile sono coperte. 

Il nostro negoziatore è riuscito anche a rafforzare le disposizioni sulla trasparenza. Se inizialmente gli Stati membri volevano condividere tra loro solo i dati relativi all’importazione e all’esportazione di armi da fuoco, ora dovranno fornire un resoconto dettagliato in una relazione annuale che sarà resa pubblica. 

Le nuove regole dovranno ancora essere adottate dalla plenaria, in aprile. 

Bernd Lange, eurodeputato S&D, presidente della commissione per il commercio internazionale (INTA) e relatore del PE su questo dossier, ha dichiarato:

“Attualmente in Europa circolano oltre 35 milioni di armi illegali. Sono gli strumenti fondamentali del crimine organizzato. Nel peggiore dei casi, potrebbero anche essere utilizzati per sparatorie di massa. È chiaro che dobbiamo agire con urgenza contro le armi da fuoco illegali.”

“Con l’accordo di oggi, non solo avremo per la prima volta regole armonizzate dell’UE per le importazioni, ma grazie alla determinazione del Parlamento europeo, siamo anche riusciti a mantenere regole forti per le esportazioni. Questo ci aiuterà a fermare il fenomeno del «country hopping», in cui le armi si spostano negli Stati con le regolamentazioni più deboli. Nei paesi dell’America Latina, in particolare, molte attività illegali e sparatorie sono state commesse con armi da fuoco contrabbandate dall’Europa. È nostro dovere rendere più sicura non solo l’Europa, ma anche il resto del mondo.”

“Sono anche orgoglioso del fatto che abbiamo notevolmente rafforzato le norme sulla trasparenza. Le relazioni annuali pubbliche non solo conterranno dati dettagliati sui volumi di importazione ed esportazione di armi da fuoco a livello nazionale, ma forniranno anche informazioni sul numero di licenze rilasciate o rifiutate, nonché sui motivi. Ciò consentirà alla Commissione europea di controllare meglio l’attuazione da parte degli Stati membri e di chiederne conto, se necessario.”

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Germania
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