Oggi al Parlamento europeo è prevista l’adozione di una risoluzione con la quale si chiede la rapida realizzazione di un Pass europeo di sicurezza sociale, annunciato inizialmente nel Piano d’azione del Pilastro sociale europeo. I Socialisti e Democratici desiderano che il Pass europeo di sicurezza sociale consenta in tempo reale di verificare il luogo di lavoro di un lavoratore, il luogo in cui risulta occupato, la natura del rapporto di lavoro, l’identità e le tutele di sicurezza sociale. Dovrà coprire tutti i cittadini e i lavoratori che si muovono sul territorio Ue, compresi i lavoratori autonomi e i cittadini di Paesi terzi.

Marianne Vind, eurodeputata S&D responsabile per il Pass europeo di sicurezza sociale, ha dichiarato:

“Per garantire che i lavoratori possano portare con sé le proprie tutele di sicurezza sociale oltre i confini del proprio Paese di residenza dobbiamo accelerare la digitalizzazione della sicurezza sociale. Un Pass europeo di sicurezza sociale faciliterebbe la cooperazione tra gli stati membri e rappresenterebbe uno strumento efficace nella lotta contro le frodi e gli abusi in materia di sicurezza e protezione sociale.

“La cooperazione europea è basata sulla libertà di movimento. Dobbiamo garantire che questo non favorisca forme d’abuso come il dumping sociale attraverso le società di comodo o i lavoratori in nero, e va quindi gestita nel modo corretto. Il Pass europeo di sicurezza sociale è uno strumento per salvaguardare condizioni di lavoro giuste e mantenere alta l’asticella degli standard sociali. Noi chiediamo alla Commissione di rompere gli indugi e avanzare una proposta per il Pass”.

Gabriele Bischoff, eurodeputata S&D responsabile per il coordinamento della sicurezza sociale, ha aggiunto:

“C’è bisogno urgente di soluzioni digitali e un miglior coordinamento grazie a strumenti digitali a livello europeo e nazionale. Questo potrebbe migliorare in modo significativo la mobilità e avrebbe un impatto enorme sulle condizioni di lavoro in Europa. Non esistono scuse in un’epoca in cui il COVID ha provato che questo tipo di soluzione, se esiste la volontà, può essere messa in campo rapidamente affinché i cittadini possano muoversi oltre confine in modo sicuro”.

Eurodeputati coinvolti
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Germania
Membro
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