I Socialisti e Democratici al Parlamento europeo accolgono con favore la decisione della Commissione europea di mantenere congelati i fondi dell'Unione europea per il governo Orbán , che non ha realizzato riforme reali volte a garantire uno Stato di diritto funzionante, a scapito degli ungheresi e di tutti gli altri cittadini europei.

Date le circostanze, sarebbe inaccettabile erogare i 5,7 miliardi di euro del piano di ripresa dell'Ungheria in aggiunta ai 7,5 miliardi di euro dei fondi di coesione già congelati. I Socialisti e Democratici invitano gli Stati membri a sostenere la decisione assunta oggi dalla Commissione europea.

Iratxe García, presidente del gruppo S&D, ha dichiarato:

“La Commissione europea ha recepito il nostro messaggio, non solo quello di S&D, ma anche il forte messaggio di unità inviato dal Parlamento europeo la scorsa settimana a Strasburgo: uno stato di diritto funzionante è un prerequisito per ricevere qualsiasi fondo UE. Lo stato di diritto non è negoziabile!

Ora è giunto il momento che anche gli Stati membri dell'UE agiscano con responsabilità quando si riuniranno in Consiglio: proteggere il denaro dei contribuenti e non consentire l'erogazione di questi fondi fino a quando non saranno state attuate riforme reali. Altrimenti, l'UE deluderebbe in primo luogo gli ungheresi, che meritano lo stesso grado di libertà, democrazia e stato di diritto di qualsiasi altro cittadino dell'UE.

Questa situazione è molto spiacevole, perché gli ungheresi sono stati colpiti dalle conseguenze economiche del Covid-19 non meno di altri cittadini dell'UE e hanno bisogno del sostegno finanziario dell’Unione. Spero che Viktor Orbán reagisca e attui le riforme.

Il governo Orbán non è riuscito a produrre alcuna riforma significativa. Invece di ripristinare l'indipendenza giudiziaria, Orbán ha usato questo tempo per ricattare l'UE su decisioni cruciali. È ora di permettere all'Unione Europea di adottare un'aliquota minima di imposta sulle società! Rompere l'unità dell'UE ci rende tutti più deboli e mina la solidarietà.”

Eurodeputati coinvolti
Presidente
Spagna