In vista del Consiglio europeo che si terrà a Bruxelles giovedì e venerdì di questa settimana, la leader dei Socialisti e Democratici al Parlamento europeo, Iratxe García Pérez, esorta i leader europei a rimanere uniti e a non cedere alle tattiche ricattatorie di Orbán. Il primo ministro ungherese minaccia nuovamente di bloccare tutti gli aiuti dell’Unione europea all’Ucraina, nonché di porre ostacoli alla storica decisione del vertice UE di avviare i colloqui di adesione con Kiev.

La capogruppo dei S&D, Iratxe García Pérez, ha dichiarato:

“Rimanere uniti e sostenere pienamente l’Ucraina è ora più che mai cruciale per garantire che il coraggioso popolo dell’Ucraina possa continuare a difendere il proprio paese dall’aggressore russo e che le sue forti aspirazioni europee siano pienamente soddisfatte.” La Russia di Putin non può e non deve prevalere. Chiedo al Consiglio europeo di essere all’altezza di questo momento storico e di offrire all’Ucraina una chiara prospettiva europea. L’UE deve dimostrare con azioni concrete, e non solo con parole, di sostenere veramente l’Ucraina contro un aggressore e di unirsi alla sua lotta per i valori europei.

“È inaccettabile che il primo ministro ungherese, Viktor Orbán, minacci di bloccare l’intero processo decisionale dell’UE sull’Ucraina. In questo modo non solo mina l’immagine dell’UE a livello globale, ma rischia di avere conseguenze devastanti per l’Ucraina. Senza il nostro sostegno finanziario, le autorità ucraine non saranno in grado di finanziare tutte le funzioni dello Stato e di mantenere i servizi pubblici vitali nel bel mezzo di una guerra.

Ma è anche inaccettabile che, nel tentativo di ottenere l’approvazione di Budapest, la Commissione europea stia valutando di sbloccare miliardi di euro per l’Ungheria che erano stati congelati per problemi legati allo stato di diritto e alla corruzione. Non dobbiamo mai barattare i nostri valori con il denaro! Vogliamo vedere cambiamenti e miglioramenti reali in materia di democrazia e Stato di diritto, e non solo promesse vuote sulla carta.”

“Se cediamo a Orbán ora, continuerà a ricattarci. Ha fatto questi giochetti con l’UE per troppo tempo e per molti anni, protetto da Manfred Weber e dallo scudo conservatore del Partito Popolare Europeo. Non si contano le volte in cui questo cavallo di Troia di Putin è riuscito ad indebolire la forza delle sanzioni dell’UE contro la Russia e ritardato il sostegno finanziario all’Ucraina. Il Consiglio europeo non deve permettere a un paese così legato a Vladimir Putin di dettare la politica estera dell’UE. Questo dimostra ancora una volta che dobbiamo eliminare la regola dell’unanimità nel processo decisionale dell’UE in materia di affari esteri, come il Gruppo S&D sostiene da tempo.”

“Ci aspettiamo inoltre che il Consiglio europeo prenda altre decisioni ambiziose in materia di allargamento, ovvero l’apertura dei negoziati di adesione con la Moldavia, la concessione dello status di candidato alla Georgia e l’apertura dei negoziati di adesione con la Bosnia-Erzegovina una volta che questa avrà soddisfatto i criteri chiave. L’allargamento è un investimento strategico nella stabilità e nella prosperità del continente europeo e nei nostri valori comuni europei. A tutti coloro che temono che l’UE non sia in grado di incorporare altri membri, dico che è proprio il processo di allargamento che incoraggerà e accelererà le riforme interne all’UE, attese da tempo e disperatamente necessarie per migliorare finalmente il nostro processo decisionale.”

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