Oggi la delegazione dei Socialisti e Democratici guidata dalla presidente Iratxe García, si è recata nella regione ungherese di Lónya, al confine con l’Ucraina. Gli eurodeputati S&D hanno incontrato le ONG, compresa la Croce Rossa, per esprimere il proprio supporto e per lanciare all’Ue un appello urgente all’azione.

Secondo dati ONU, più di un milione di persone hanno già lasciato l’Ucraina e il flusso non potrà che crescere nei giorni a venire. Il Gruppo S&D esorta il Consiglio a trovare convergenza per attivare la Direttiva di protezione temporanea.

La leader S&D Iratxe García, da Lónya, ha dichiarato:

“Ungheria, Polonia, Slovacchia e Romania non possono essere abbandonate. Una decisione in Consiglio oggi dimostrerebbe un impegno condiviso dell’Ue per la solidarietà. Questi confini sono anche i confini esterni dell’Ue e dobbiamo agire in solidarietà per aiutare i cittadini e i residenti in Ucraina. Sono grata alle autorità locali e ai cittadini che stanno aprendo le loro porte a chi è in cerca di riparo e noi ci adopereremo per riuscire a fornire maggiori aiuti prima possibile.

“Molte di queste autorità locali e leader di opposizione devono confrontarsi da anni con il primo ministro Viktor Orbán e il suo pericolo amico Putin. Ora è chiaro che l’autoritarismo è un rischio per la pace e la prosperità. Siamo a un punto di svolta per la politica ungherese. È giunto il momento che Orbán volti le spalle a Putin e contribuisca allo sforzo unitario per la pace, la libertà e la democrazia.

“Ora però dobbiamo concentrarci sull’emergenza e mettere al sicuro i rifugiati garantendo loro servizi di base come ad esempio abitazioni e cure sanitarie. Le misure di protezione devono essere quanto più ampie possibile, così come tracciato dalla proposta delle Commissione di questa settimana, affinché a tutti coloro che fuggono dall’Ucraina siano garantiti parità di trattamento, parità di diritti e accesso alle misure di aiuto e sostegno. È straziante vedere tante famiglie, tra cui persone anziane, donne e bambini, lasciare i propri cari e le proprie case per sfuggire all’aggressione di Putin. Non dimenticheremo il lavoro dei volontari e delle organizzazioni umanitarie”.

Gaby Bischoff, eurodeputato e vicepresidente S&D, ha aggiunto:

 “L’aiuto dell’Ue non si esaurisce ai confini. Dobbiamo tradurre le parole e le espressioni di solidarietà in azioni, attraverso un sistema strutturato per ricollocare e sistemare i rifugiati dai Paesi ai confini con l’Ucraina al resto dell’Ue. Solidarietà in pratica significa misure di protezione che garantiscano a tutti i rifugiati diritto temporaneo d’asilo e servizi di base come cure sanitarie, abitazioni e istruzione. I rifugiati dall’Ucraina sono già molto provati dallo scorso fine settimana e non devono subire anche delle discriminazioni.

“Noi esortiamo il Consiglio a raggiungere un accordo per l’utilizzo per la prima volta della Direttiva di protezione temporanea e i governi Ue devono trovare convergenza sui dettagli e promettere di dare rifugio alle famiglie divise dalla guerra”.

Eurodeputati coinvolti
Presidente
Spagna
Vicepresidente
Germania