Iratxe García: “Accogliamo positivamente il nuovo pacchetto di sanzioni e chiediamo un piano urgente per attutirne l’impatto economico e sociale”

Iratxe speaking in plenary on the social and economic consequences for the EU of the Russian war in Ukraine
© European Union 2021 - Source : EP / Philippe BUISSIN

In seguito all’annuncio della Commissione di un sesto pacchetto di sanzioni contro il regime di Putin, i Socialisti e Democratici del Parlamento europeo hanno appoggiato quest’iniziativa per indebolire la capacità russa di finanziare la guerra contro l’Ucraina.

Durante la sessione plenaria su come rafforzare la capacità Ue di sopportare le conseguenze sociali ed economiche della guerra e delle sanzioni, la leader del Gruppo S&D, Iratxe García, ha dichiarato:

“Oggi abbiamo bisogno di un piano economico urgente e di ampia portata per contrastare la crescita della povertà, le disuguaglianze, la disoccupazione e la perdita di potere d’acquisto come conseguenza dell’inflazione causata dall’impennata dei prezzi dei carburanti e dei prodotti alimentari.

“Non possiamo tollerare che le grandi multinazionali dell’energia ricavino utili straordinari imprevisti mentre le famiglie e le piccole e medi imprese più vulnerabili devono fare i conti con le conseguenze più pesanti della guerra. Dovremmo aver tratto qualche insegnamento dalla crisi finanziaria e dobbiamo estendere la clausola di salvaguardia del Patto di stabilità e crescita per investire in nuove tecnologie, giustizia sociale, una difesa più forte e un futuro senza carbonio.

“Il prossimo passo delle sanzioni dovrebbe essere un embargo totale dell’olio del gas russo. Dall’inizio della guerra abbiamo fornito all’Ucraina 1,5 miliardi euro in armi, mentre ne abbiamo pagati alla Russia sessantatré in idrocarburi. Senza gli introiti del petrolio e del gas la Russia avrebbe praticamente perso la guerra a questo punto.

“Per rimanere ben saldi alle nostre posizioni di supporto all’Ucraina, dobbiamo rafforzare la nostra determinazione e riconoscere gli effetti asimmetrici di questa crisi, condividere gli sforzi e i costi. Rafforzare la nostra unione significa anche porre fine a una concezione che distingue tra cittadini europei di prima e seconda classe, abbracciare quindi Romania e Bulgaria nell’Area Schengen e proteggere i nostri valori in una vera area di libertà, sicurezza e giustizia”.

Eurodeputati coinvolti
Presidente
Spagna