In occasione della riunione straordinaria dei ministri degli interni, oggi i Socialisti e Democratici chiedono ai governi Ue di garantire lo stesso livello di sostegno e protezione a tutti i rifugiati in fuga dall’Ucraina. Le notizie che denunciano un trattamento diverso dei rifugiati in funzione del loro Paese d’origine che giungono da alcuni stati membri, hanno spinto i socialdemocratici a chiedere in modo fermo lo stesso livello si sostegno per tutti.

Gli eurodeputati S&D chiedono al Consiglio di adottare un approccio speciale per sostenere i gruppi particolarmente vulnerabili, come donne, bambini e minori non accompagnati, attraverso misure di protezione mirate come il Pacchetto di protezione del Bambino, per aiutare a scongiurare il pericolo di tratta degli esseri umani, un pericolo che si fa molto concreto quando vi sono numeri così importanti di persone che fuggono da zone di conflitto.

Gaby Bichoff, vicepresidente S&D responsabile per l’asilo e la migrazione, ha dichiarato:

“I ministri Ue devono inviare un messaggio forte in cui si chiarisca che a tutti coloro che fuggono dall’Ucraina sia garantita protezione nell’Ue. Le denunce di un diverso trattamento dei rifugiati in arrivo dall’Ucraina sono sconcertanti. Ogni rifugiato, a prescindere dalla provenienza o dal colore della pelle deve poter contare sullo stesso trattamento, la stessa dignità, rispetto e accoglienza, così come sullo stesso livello di aiuto pratico. Il Gruppo S&D condanna ogni approccio selettivo da parte degli stati membri che preveda forme di aiuto riservate solo ai cittadini di nazionalità ucraina e fa appello alla solidarietà europea per un’accoglienza equa e dignitosa di tutti i rifugiati. La solidarietà deve essere la regola, non un’eccezione. La Piattaforma della solidarietà istituita dalla Commissione la settimana scorsa per sostenere gli sforzi per sistemare i rifugiati in tutta l’Ue è un passo apprezzato. Oggi però è altrettanto chiaro che i governi devono lavorare col Parlamento per passare dalle azioni di emergenza a soluzioni più strutturali per condividere la responsabilità e la solidarietà nell’Ue. Nell’ambito del Patto per la migrazione e l’asilo stiamo spingendo per un meccanismo di accoglienza e sistemazione permanente affinché gli stati membri possano contare su un supporto costante e una capacità di accoglienza condivisa in ogni angolo d’Europa in caso di necessità”.

Helene Fritzon, vicepresidente S&D responsabile per i diritti dei bambini, ha dichiarato:

“Secondo le Nazioni Unite quasi un bambino al secondo passa allo status di rifugiato. Sia nell’Ue, sia nella stessa Ucraina, 7,5 milioni di bambini versano in un disperato bisogno aiuto umanitario, sicurezza, protezione e assistenza psicologica, e questi numeri crescono di giorno in giorno. Abbiamo già chiesto al Consiglio e alla Commissione d’istituire un Pacchetto di protezione del Bambino per proteggere e rafforzare i diritti dei bambini che garantisca la soddisfazione dei bisogni specifici dei bambini come protezione, spazi dedicati, educazione e assistenza psicosociale. È un loro diritto e nostro dovere. Esiste il rischio di violenza sessuale contro le donne e i bambini che tentano di sfuggire alla guerra e vi sono già state denunce di una serie di casi di tratta di esseri umani da parte delle ONG sul campo. Accogliamo positivamente le notizie che danno la Commissione e gli stati membri già in accordo sulla necessità di fornire protezione speciale per le persone a rischio di traffico, in particolare i minori non accompagnati. Ora dobbiamo tradurre le parole in azioni concrete e fare tutto il possibile per proteggere donne e bambini da questi crimini aberranti”.

Eurodeputati coinvolti
Vicepresidente
Germania
Capo delegazione
Vicepresidente
Svezia