Oggi, su richiesta del gruppo dei S&D, il Parlamento ha finalmente discusso dell'erosione dello stato di diritto in Grecia, dibattimento che era stato precedentemente bloccato da altri gruppi politici. Il dibattito si è incentrato sullo scandalo della libertà dei media e delle intercettazioni, che coinvolge alcuni giornalisti e il leader del PASOK, nonché nostro eurodeputato S&D, Nikos Androulakis.

Come confermato da numerose organizzazioni indipendenti della società civile, negli ultimi anni la Grecia ha assistito a un'allarmante regressione dello stato di diritto.  Spionaggio dell'opposizione, azioni legali abusive contro i giornalisti, criminalizzazione delle ONG. Si tratta di segnali allarmanti del declino democratico della Grecia, che rappresentano una minaccia diretta ai valori fondamentali dell’Unione europea.

A marzo, l'Ufficio di presidenza dei S&D si recherà ad Atene per esaminare più da vicino la situazione e per chiedere al governo conservatore del primo ministro Kyriakos Mitsotakis di smettere di insabbiare lo scandalo delle intercettazioni.

I S&D invitano inoltre la Commissione europea a intervenire per difendere lo stato di diritto in Grecia e a non permettere che questo virus antidemocratico si diffonda in tutta Europa.

Il deputato S&D Nikos Androulakis, leader del PASOK, ha dichiarato: 

“Ho chiarito fin dall'inizio che le intercettazioni nei miei confronti non sono qualcosa di personale. Si tratta di democrazia. E la democrazia non può esistere per i cittadini senza uno stato di diritto forte e affidabile, che garantisca la tutela dei loro diritti contro l'azione arbitraria dello Stato.”

“Dopo le rivelazioni di sei mesi fa, il governo ha detto pubblicamente che tutto doveva venire alla luce. Ma quello che abbiamo visto è stato invece il buio totale e il tentativo di addossare la colpa alle vittime.”

“Le istituzioni in Grecia hanno subìto gravi colpi negli ultimi anni. Il popolo greco merita di più di questo declino costante. Abbiamo il dovere di opporci alle forze che hanno portato il nostro paese alla divergenza economica, facendo vivere al popolo greco una dolorosa avventura decennale e che ora, con le loro pratiche, ci stanno portando a una deviazione istituzionale.”

Hannes Heide, eurodeputato e portavoce dei S&D nella commissione PEGA, ha dichiarato:

“Sin dall'inizio ho detto che il modo in cui il governo greco e il primo ministro Mitsotakis affronteranno il «Predatorgate» dimostrerà se la Grecia si sta spostando verso l'autocrazia. E come gestisce questa tendenza?  La commissione d'inchiesta del Parlamento greco si è conclusa dopo appena un mese senza risultati significativi. Il procuratore generale greco ha fatto astrazione del lavoro dell'Autorità indipendente per la segretezza delle telecomunicazioni che ha scoperto le intercettazioni. E l'audizione del Parlamento europeo sul caso greco si è trasformata in una farsa: non abbiamo avuto risposte dai funzionari greci. Le autorità greche non sono disposte a collaborare con il nostro comitato PEGA.”

“Inoltre, sono estremamente preoccupato per la libertà dei media. L'omicidio del giornalista Giorgos Karaivaz, avvenuto nel 2021, non è stato ancora risolto: i giornalisti sono soggetti a intimidazioni e ad azioni legali SLAPP. «Reporter senza frontiere» colloca la Grecia agli ultimi posti in Europa nel suo Indice di libertà.”

“Mi aspetto che la Commissione intervenga per difendere lo stato di diritto e la libertà dei media in Grecia e in Europa. Il lungo tentennamento della Commissione nei confronti dell'Ungheria e della Polonia ha portato al fatto che in questi due paesi si sono ormai consolidate gravi violazioni dello stato di diritto. Non dobbiamo ripetere questo errore anche con la Grecia!”

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Austria
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