Nell’Unione europea, una donna su tre ha subito violenza fisica o sessuale dall’età di 15 anni. Una donna su due ha subito molestie sessuali. La violenza di genere, la violenza sessuale e la violenza domestica sono le violazioni più diffuse dei diritti delle donne in Europa. Queste gravi violazioni dei diritti umani sono crimini che colpiscono in modo sproporzionato le donne. Per il Gruppo dei Socialisti e Democratici, sono crimini che non devono rimanere impuniti.

Oggi le commissioni per i diritti delle donne e l’uguaglianza di genere (FEMM) e per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni (LIBE) hanno adottato una posizione chiara in merito alla direttiva sulla lotta alla violenza contro le donne e la violenza domestica nell’UE. Dopo che i governi nazionali non hanno incluso il reato di atto sessuale non consensuale come stupro nella posizione del Consiglio all’inizio del mese, gli eurodeputati hanno inviato un messaggio forte: tutti i rapporti sessuali non consensuali devono essere classificati come stupro nella legge di ogni Stato membro dell’UE. Le leggi guidano gli atteggiamenti e i comportamenti della società, per questo è essenziale che la legge dell’UE chiarisca che qualsiasi atto sessuale non consensuale è uno stupro. I negoziati di trilogo con il Consiglio sulla direttiva potranno iniziare dopo il voto in plenaria previsto per luglio.

Evin Incir, eurodeputata S&D e correlatrice del Parlamento europeo nella commissione LIBE, ha dichiarato:

“In ogni ambito della vita, che sia online o meno, in ogni angolo d’Europa, le donne subiscono violenze e abusi a causa del loro genere. Il voto di oggi porta l’UE a un passo dall’approvazione di nuove leggi che contribuiranno a porre fine alla violenza contro le donne. Questo manda un segnale forte alle donne di tutta Europa: siamo dalla loro parte. Purtroppo, ci aspetta ancora una grande battaglia nei negoziati con il Consiglio. È assolutamente inaccettabile che i governi nazionali abbiano edulcorato la proposta della Commissione eliminando la criminalizzazione dello stupro. Sarebbe un insulto imperdonabile a tutte le vittime e ai sopravvissuti se non venissero incluse in questa legislazione delle norme minime sul reato di stupro. Siamo determinati ad affrontare la battaglia con il Consiglio per ribaltare la loro posizione, e così facendo daremo voce a tutte le vittime che la violenza di genere sta cercando di mettere a tacere.”

Pina Picierno, relatrice ombra S&D per la commissione FEMM, ha dichiarato:

“Il voto di oggi è una vera pietra miliare nella lotta contro la violenza sulle donne. Per molti anni il Parlamento ha chiesto una proposta di direttiva per affrontare questa tragedia sociale e, dopo mesi di lavoro, abbiamo finalmente una posizione ambiziosa per avviare i negoziati con il Consiglio. Il testo che abbiamo approvato oggi è estremamente avanzato e tiene conto di vari aspetti che la proposta originale non affrontava a sufficienza, come la questione della vittimizzazione secondaria e la protezione dei bambini che assistono alla violenza da parte del partner. Ci impegniamo a mantenere alti gli obiettivi nei prossimi mesi mentre negoziamo con il Consiglio, difendendo i grandi risultati che abbiamo suggellato con il voto di oggi.”

Eurodeputati coinvolti
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Membro
Italia
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