Un anno fa, nel corso di uno storico vertice dei leader mondiali a New York, i 193 Stati membri delle Nazioni unite hanno adotatto all'unanimità i 17 Obiettivi per lo sviluppo sotenibile (Sustainable Development Goals, SDG). La nuova ambiziosa agenda 2030 chiede ai paesi di incentivare gli sforzi per raggiungere questi obiettivi nei prossimi 15 anni. La sostenibilità serve a dare risposte ai bisogni fondamentali del presente senza compromettere le possibilità delle future generazioni di dare risposte ai loro bisogni. Oggi, occorre lavorare con maggiore impegno per affrontare problemi come la povertà, la fame, la riduzione delle risorse natutali, la scarsità d'acqua, le diseguaglianze sociali, il degrado ambientale, le malattie, la corruzione, il razzismo e la xenofobia.

L'eurodeputata S&D e presidente della commissione Sviluppo del Parlamento europeo, Linda McAvan dichiara:

"Gli obiettivi di sviluppo sostenibile sono stati negoziati e adottati dai tutti i paesi del mondo e mirando a porre fine alla povertà, proteggere il piante e garantire prosperità per tutti. La questione adesso è di capire come i governi all'interno e al di fuori dell'Europa si stanno preparando per allineare le loro politiche, i loro piani e i loro bilanci all'Agenda e ai suoi obiettivi. I livelli record di flussi di rifugiati e migranti nel mondo dovrebbero ricordarci l'importanza di far fronte alle cause profonde delle diseguaglianze. Dobbiamo sfruttare il momemnto e non perdere di vista l'obiettivo di sconfiggere la povertà".

L'eurodeputata S&D e relatrice ombra sul tema, Elly Schlein dichiara:

"A un anno di distanza, il gruppo S&D è più impegnato che mai a lavorare per la piena applicazione dell'Agenda e a seguire e monitorare i processi in corso, con l'obiettivo che nessuno sia lasciato indietro".
Oggi è anche la giornata internazionale della pace. Il gruppo S&D sta lavorando per costruire una rete di partner mondiali che metta insieme i sostenitori della pace, le società inclusive, al fine di affrontare le cause transnazionali dei conflitti come la povertà, i flussi finanziari illeciti e la corruzione.

A tal riguardo, il vicepresidente S&D e relatore del Parlamento europeo per gli auti umanitari, Enrique Guerrero Salom dichiara:

"Stiamo assistendo negli ultimi anni a un palese aumento dei conflitti armati, con un numero di vittime, migranti e rifugiati che ha raggiunto livelli altissimi. Oltre il 62% di coloro che appartengono alla fascia della povertà estrema vivono in paesi a rischio di violenze. I deputati S&D monitoreranno l'attuazione degli obiettivi dell'Agenza 2030 a livello mondiale e nazionale, specialmente per quel che riguarda la prevenzione dei conflitti, cosi' da garantire risposte concrere alle istanze delle popolazioni che vivono nella violenza e nell'insicurezza. A tel proposito, è innegabile il legame tra sicurezza, aiuti umanitari e sviluppo".