Gli eurodeputati S&D esprimono delusione per come i ministri delle Finanze dell’Ue hanno ancora una volta sprecato l’opportunità di tradurre le loro promesse in azioni concrete per combattere l’evasione fiscale delle aziende multinazionali.

Il Consiglio Ecofin ha raggiunto ieri un accordo sullo scambio automatico di informazioni tra le 28 autorità fiscali nazionali. La decisione, che ha riguardato il tema della rendicontazione paese per paese delle tasse e degli utili delle aziende multinazionali, è sicuramente un passo positivo nella giusta direzione della trasparenza fiscale.

Le eccezioni introdotte dai ministri nella proposta della Commissione – che già rappresentava il minimo necessario – rischia di indebolire le misure per la lotta all’evasione fiscale.

Il gruppo S&D ha inoltre criticato il fatto che il Consiglio abbia raggiunto un accordo senza attendere che il Parlamento prendesse una posizione, sebbene sia stato annunciato che le decisioni prese oggi non saranno ufficialmente  approvate fino al prossimo maggio.

L’eurodeputato francese Emmanuel Maurel, che sarà negoziatore per questo progetto di direttiva per il gruppo S&D, ha espresso il proprio rammarico per la decisione:

“Se da un lato si sono impegnati a far sì che l’Ue vada oltre gli standard minimi dell’Ocse, questo compromesso permetterà alle autorità fiscali di sfruttare la segretezza commerciale o le difficoltà amministrative per rifiutarsi di condividere le informazioni con i propri partner.

“Allo stesso tempo, gli obblighi di trasparenza interesseranno in realtà solo il 10-15% delle grandi aziende multinazionali, dal momento che saranno incluse solo quelle con un fatturato superiore ai 750 milioni di euro. Per garantire equità fiscale tra le aziende, dovrebbero essere interessate tutte le multinazionali considerate ‘grandi imprese’ dal diritto europeo, oltre una soglia di 40 milioni di euro”.

Elisa Ferreira, portavoce S&D per gli affari economici e monetari, ha sottolineato:

“Questo testo rappresenta un passo in avanti necessario verso un approccio maggiormente ambizioso, che il Parlamento europeo chiede da tempo di modo che le entrate e le dichiarazioni fiscali paese per paese possano essere rese pubbliche.

“Lo scandalo dell’evasione fiscale delle multinazionali – che significa che le piccole imprese e i cittadini sono obbligati a finanziare la quota principale dei bilanci pubblici – deve finire una volta per tutte”.