Per la prima volta dall'annuncio del ritiro delle truppe USA dalla Siria, oggi il Parlamento europeo ha discusso la situazione siriana. Quella americana è stata una mossa che potrebbe rafforzare il regime di Assad, supportato dalle forze russe e iraniane, e potrebbe avere importanti ripercussioni umanitarie.

Il Gruppo S&D ha ribadito il proprio appello alla comunità internazionale per intensificare gli sforzi che portino a termine il processo politico di pace iniziato a Ginevra, mediato dall'ONU, e porre quindi fine alla guerra in Siria.

Victor Boştinaru, vicepresidente del Gruppo S&D agli affari esteri, ha dichiarato:

“Contrariamente a ciò che si dica, la guerra in Siria non è finita. Certo, abbiamo visto una diminuzione d'intensità degli scontri e abbiamo visto l'alleanza tra Siria-Russia-Iran recuperare dei territori in mano alle forze d'opposizione in seguito ad attacchi caratterizzati da incursioni aeree indiscriminate e l'impiego di armi proibite. Tuttavia, il destino di decine di migliaia di persone rimane ancora in sospeso.

“La guerra avrà fine solo quando saremo in grado di tracciare un autentico percorso di transizione politica, fondato sulla giustizia e una piena responsabilità, e solo quando avremo garantito che sei milioni di rifugiati e quattro milioni di siriani allontanati dalle proprie case, avranno una casa alla quale fare ritorno e saranno al sicuro dalle rappresaglie.

“Non dobbiamo poi dimenticare gli orrori indicibili che si sono consumati durante gli ultimi otto anni di guerra in Siria.  Tutti coloro che si sono resi responsabili di crimini di guerra devono essere consegnati alla giustizia. Se il sistema di giustizia siriano non è nella posizione di perseguire i responsabili di crimini di guerra e contro l'umanità in modo indipendente ed efficace, è imperativo che si trovi una soluzione internazionale.”

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