Informatori e giornalisti investigativi, che svelano scandali nell'interesse pubblico, devono essere legalmente protetti in tutta l'Ue. E' l'appello lanciato dai Socialisti e Democratici a margine dell'incontro di oggi in commissione speciale TAXE con alcuni informatori (incontro a porte chiuse per ragioni di sicurezza) e i giornalisti investigativi che hanno svelato il caso LuxLeaks. 

Tali informatori hanno permesso di far emergere numerosi scandali fiscali e alcuni di loro, a causa di ciò, sono stati accusati e perseguiti per aver divulgato informazioni rubate, in particolare in merito del caso LuxLeaks in Lussemburgo.  

Il portavoce S&D per la commissione speciale TAXE, Peter Simon ha dichiarato: 

"E' assurdo ciò che gli Stati stanno imponendo a questi informatori e questi giornalisti. Chi denuncia per il bene pubblico e non per interesse personale deve essere protetto e non certo perseguito.  

"Questo vale sia per gli informatori che per i giornalisti. E' inaccettabile il fatto che queste persone siano soggette a una sorta di persecuzione pubblica a causa del loro coraggio civile. La Commissione europea deve presentare un quadro normativo Ue che protegga tali individui". 

 L'eurodeputata S&D che redigerà la relazioni "Trasparenza, coordinamento e convergenza per le politiche fiscali per le imprese nell'Unione", ha concluso: 

"A che punto sarebbe la nostra lotta contro i furbetti del fisco senza gli informatori e i giornalisti investigativi? Sarebbe ancora a un vicolo cieco. Il fatto è che la Commissione Ue sta conducendo delle indagini proprio grazio al coraggio di queste persone. Dobbiamo mettere in campo misure per proteggere chi toglie il velo su pratiche immorali nell'interesse pubblico".