S&D: bene accordo tra Stati membri su introduzione principio “stessa paga a parità di occupazione e luogo” nelle nuove regole sul lavoro distaccato, ma no a ritardi nell’attuazione

Ieri notte, i ministri europei per l’Occupazione e gli affari sociali hanno raggiunto uno storico accordo per l’introduzione del principio “stessa retribuzione a parità di occupazione e luogo di lavoro” per chi viene distaccato temporaneamente dalla propria azienda in un altro Stato Ue. La decisione arriva dopo il voto della scorsa settimana della commissione Lavoro del Parlamento europeo, che ha visto la vittoria dei Socialisti e Democratici dopo anni di lotte per riformare una ormai obsoleta direttiva sul lavoro distaccato. Il gruppo S&D ha condotto questa battaglia volta a proteggere i lavoratori a partire dal primo giorno di distacco, garantendo loro eque condizioni e una leale concorrenza nel mercato del lavoro europeo. In merito all’accordo tra gli Stati membri, pero’, i Socialisti e Democratici mettono in guardia sui rischi di inutili ritardi che potrebbero derivare dalla decisione dei ministri di esentare i lavoratori del settore dei trasporti dalle nuove regole.

L’eurodeputata Agnes Jongerius, portavoce S&D sul lavoro distaccato, dichiara:

“La decisione degli Stati membri di appoggiare le proposte dei Socialisti e Democratici migliorerà la vita di milioni di lavoratori in Europa. I colleghi che lavorano al fianco di altri che fanno lo stesso lavoro nello stesso posto devono ricevere lo stesso salario fin dal primo giorno di distacco. Si tratta di una questione basilare di giustizia.

“Troppo spesso si assiste ad abusi a danno dei 2 milioni di lavoratori che sono attualmente distaccati in un altro paese Ue: stipendi più bassi e meno protezioni sociali rispetto alla forza lavoro locale, oltre a tremende condizioni di vita. Negli anni passati, il numero di lavoratori distaccati è cresciuto costantemente, rendendo sempre più urgente garantire che i lavoratori distaccati siano protetti, fermando la corsa al ribasso su salari e condizioni di lavoro. 

“Contesto la decisione degli Stati membri di non includere il settore dei trasporti nelle nuove regole. Dobbiamo porre fine al crescente sfruttamento e alla concorrenza sleale in questo settore. Tutti i trasportatori meritano stipendi giusti e migliori condizioni di lavoro”.

Udo Bullmann, vicepresidente S&D, afferma:

“Ieri notte ho assistito a una svolta verso una Europa sociale. Per la prima volta, gli Stati membri hanno riconosciuto il principio della stessa paga per lo stesso lavoro. Sono fiero del fatto che i Socialisti e Democratici, che combattono da anni per avere nuove norme per i lavoratori distaccati, abbiamo ottenuto questa importante vittoria per tutti gli europei. 

 “I lavoratori e le aziende che rispettano le regole attendevano da tempo queste nuove norme volte a garantire eque condizioni e leale concorrenza nel mercato del lavoro europeo. Allo stesso tempo, chiediamo agli Stati membri di agire per evitare il rischio di ritardare o annacquare il testo appena approvato. I lavoratori e le aziende europee meritano di più. Dobbiamo porre immediatamente fine agli abusi e alla corsa al ribasso su salari e condizioni di lavoro.

“I ministri del Lavoro hanno fatto passi avanti anche sul pilastro dei diritti sociali, riconoscendo la necessità di nuove regole e misure vincolanti per dare maggiore protezione sociale ai cittadini europei. Ci atteniamo alle parole degli Stati membri e faremo di tutto perché le  loro belle parole siano seguite da azioni”.

Nota per la stampa:

Oggi, ci sono 2 milioni di lavoratori distaccati nell’Ue. Il 42% di questi è impiegato nel settore delle costruzioni, il 21,8% nel settore manifatturiero e il 13,5% nei servizi sociali. La durata media del distacco è di quattro mesi. Il distacco è aumento del 41% tra il 2010 e il 2015.

 

 

Eurodeputati coinvolti
Coordinatore, Membro
Germania