Salvaguardare la libertà di espressione e il pluralismo in Indonesia

Una controversa legge sulla blasfemia in Indonesia, la nazione del mondo con la più ampia maggioranza di musulmani, sta causando serie preoccupazioni anche all’estero, soprattutto dopo la sentenza che ha condannato a due anni di prigione il governatore uscente di Jakarta, di religione cristiana, Basuki Tjahaja Purnama.

Purnama, conosciuto anche come Ahok, è stato condannato lunedi’ per i suoi commenti fatti contro gli oppositori durante la campagna elettorale e per aver negato che il Corano proibisse di votarlo.

L’eurodeputato S&D Enrique Guerrero Salom, presidente del Forum Progressista Globale (GPF), ha commentato:

“Questa sentenza è una cattiva e allarmante sorpresa. Ahok è vicino al partito di governo indonesiano e persino i procuratori avevano chiesto una pena più soft rispetto a quella stabilita dai giudici.

“Siamo preoccupati dal ruolo svolto da alcune forze estremiste in questo caso, che hanno spinto una parte della popolazione a manifestare veementemente contro Ahok al fine di influenzare i giudici.

“L’Indonesia è un importante paese, fortemente impegnato nella secolarizzazione della democrazia e del pluralismo religioso. Ci attendiamo che la condanna venga annullata in appello. Nell’attesa, il Global Progressive Forum chiede al governo indonesiano di rivedere la legge sulla blasfemia e di garantire libertà di espressione a tutti i suoi cittadini”.

Nota per la stampa:

Il Global Progressive Forum (GPF) è stato creato nel 2003 dal Partito dei socialisti europei e dal gruppo dei Socialisti e Democratici al Parlamento europeo con l’obiettivo di connettere le forze progressiste e promuovere un’agenda progressista a livello globale.