In Polonia i diritti fondamentali sono a rischio

Nel corso di un dibattito al Parlamento europeo a Strasburgo, gli eurodeputati S&D hanno condannato con forza il deterioramento della situazione dei diritti fondamentali in Polonia e la dichiarazione di un ministro polacco che ha annunciato il piano di ritirare la firma della Convenzione di Istanbul sulla lotta alla violenza contro le donne.

La portavoce del gruppo S&D per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni, Birgit Sippel, dichiara:

“La decisione di un ministro del governo polacco di proporre il ritiro del suo paese dalla Convenzione di Istanbul è solo l’ultima di una serie di iniziative che stanno mettendo a rischio i diritti fondamentali dei cittadini polacchi. E’ incomprensibile come uno Stato Ue possa non riconoscere la gravità di tale questione e non assumersi le proprie responsabilità nell’affrontare la violenza di genere. Chiediamo al governo polacco di confermarci che cio’ non accada.

“Il governo deve anche agire per risolvere la crisi istituzionale in corso nel paese. La Commissione europea ha inviato una serie di raccomandazioni al governo polacco che devono essere rispettate in pieno. Siamo inoltre preoccupati dalle nuove proposte legislative che potrebbero minacciare la libertà di assemblea e l’indipendenza delle ong, cosi’ come le minacce all’opposizione.

“Dopo l’Ungheria, la crisi costituzionale in Polonia mostra chiaramente il bisogno di un meccanismo permanente e obiettivo per monitorare lo stato di diritto in tutti gli Stati membri. Già in ottobre, il Parlamento europeo ha chiesto alla Commissione Ue di presentare una proposta concreta su un meccanismo del genere. La palla è ore nelle mani della Commissione”.

Il capo della delegazione polacca al gruppo S&D, Bogusław Liberadzki aggiunge:

“Lo stato di diritto, la democrazia e i diritti umani sono vitali per tutti i nostri cittadini. Lo sono in ogni nostro paese, a prescindere dal partito di governo. 

“Sono un deputato polacco e so che tre quarti dei miei connazionali sostengono l’Ue e i suoi principi. Vogliamo una comunità unita, pacifica e aperta. Questa fede e questa speranza verso l’Ue non possono essere messe in dubbio. Vogliamo vedere una rapida soluzione della crisi costituzionale in corso, in modo che la Polonia possa tornare in fretta nel suo posto vitale nel cuore dell’Unione europea”.

Eurodeputati coinvolti
Coordinatrice, Membro
Germania